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Verstappen: "Non fosse stato Ricciardo, a Sepang avrei finito il sorpasso"

Il pilota olandese è tornato sul duello del GP della Malesia ed ha spiegato di non aver voluto "accompagnare" Daniel visto che è il suo compagno di squadra. Ma è convinto che battagliando con un altro avrebbe vinto lui domenica.

Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB12 e il compagno di squadra Max Verstappen, Red Bull Racing RB12

Foto di: XPB Images

Max Verstappen, Red Bull Racing
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB12 precede il compagno di squadra Max Verstappen, Red Bull Racin
Daniel Ricciardo e  Max Verstappen, Red Bull Racing guidano per Tokyo in una Bosozuko Car
Podium: race winner Daniel Ricciardo, Red Bull Racing
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB12 e il compagno di squadra Max Verstappen, Red Bull Racing RB12
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB12precede il compagno di squadra Max Verstappen, Red Bull Racing RB12

"Se il duello di Sepang non fosse stato con Daniel, credo che il finale della corsa sarebbe stato differente". Max Verstappen ha concluso il weekend di Sepang con un sorriso che (a detta di chi lo conosce bene) è stato un po’ di circostanza. C’è chi definisce questo atteggiamento supponenza, chi invece vede in quel fuoco sacro l’elemento che accomuna la carriera dei grandi “cannibali” che hanno fatto la storia della Formula 1.

Fatto sta che a Verstappen l’aver concluso la corsa malese dietro il compagno di squadra non è che gli abbia fatto un grande piacere. Ed infatti quattro giorni dopo il podio di Sepang Max è tornato sull’argomento.

La tesi è chiarissima: l’esito del confronto con Ricciardo sarebbe stato diverso se non fosse stato contro il suo compagno di squadra. "Quando sono arrivato alla curva 6 – ha spiegato l’olandese – ero in una buona posizione. Se al mio fianco non avessi avuto il mio compagno di squadra credo che il sorpasso sarebbe stato chiuso con successo. Avrei spinto un po’ di più sull’esterno, ma nei confronti del tuo compagno non lo puoi fare".

"Ma non ci sono frustrazioni, bisogna vedere il lato positivo delle cose, e penso che tutto il weekend sia stato positivo. Sono solo stato un po’ sfortunato con l'ultima virtual safety car, ma sono circostanze che a volte ti aiutano, ed in altre ti penalizzano. Ho ancora tanta strada davanti a me, e non credo abbia senso lamentarsi per una singola gara".

Verstappen ha poi elogiato il modo in cui la Red Bull ha deciso di non imporre ordini di scuderia. "Abbiamo dimostrato al team che siamo riusciti a duellare in un modo reciprocamente rispettoso, e penso che questo ci aiuterà in futuro ad avere massima fiducia da parte della squadra".

Anche Ricciardo è tornato sull’argomento, elogiando l’atteggiamento Red Bull. "Non ho pensato alla possibilità che il team potesse ordinarmi di dare strada a Max – ha confermato l’australiano – ma comunque è stato bello constatare che non sia arrivata alcuna comunicazione via-radio. Sono certo che quando siamo arrivati ​​alla curva 5 e 6 il team ha temuto che uscissimo entrambi di pista! Ma è stato tutto corretto, ed anche divertente, ed è bello che ci sia stata data la possibilità di correre in quel modo".

 

 

 

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