Verstappen: "La Red Bull è un Principe e lotta con Ferrari e Mercedes"
L'olandese ha trionfato con una RB13 a suo dire "maschia" in un Gran Premio della Malesia che lo ha visto dominare e riscattarsi dopo una stagione piuttosto negativa e sfortunata.
Foto di: Andrew Hone / Motorsport Images
Il regalo di compleanno più bello Max Verstappen se l'è fatto da solo, andando a conquistare con grande autorevolezza il Gran Premio della Malesia.
Fresco dei suoi 20 anni compiuti sabato, il giovane di casa Red Bull è stato autore di un'ottima partenza dalla seconda fila dello schieramento, bruciando subito il suo compagno di squadra Daniel Ricciardo, per poi inseguire, attaccare e superare la Mercedes di Lewis Hamilton con una bella mossa in pochi giri.
"Al via la mia macchina era davvero forte e ho notato subito che in trazione Hamilton aveva difficoltà - ha raccontato Max a fine gara - Ho preparato il sorpasso alla curva 1 con grande attenzione all'accelerazione in uscita dall'ultima curva, poi da lì in avanti il passo è stato fantastico, con grandi velocità. Una gara praticamente perfetta, vittoria incredibile della quale sono particolarmente emozionato".
L'olandese volante trova il modo di riscattarsi e riscattare un'annata che fino ad oggi era stata piuttosto negativa, piena di errori e ritiri che lo hanno subito messo fuori dai giochi in ottica Mondiale.
"Viste le difficoltà che abbiamo avuto in questa stagione, questo successo è molto emozionante ed importante. Essendo fuori dalla lotta per il titolo, non avevo nulla da perdere e ho sfruttato l'occasione. Il team mi diceva via radio che potevo spingere quanto volevo e l'ho fatto. Tutto è andato molto bene, mi sono un po' sorpreso perché non mi aspettavo di essere talmente veloce, ma gomme e macchina erano perfette".
"Fisicamente questo è un Gran Premio molto impegnativo, ma ammetto che non mi sono preoccupato più di tanto. Inizialmente temevo che Hamilton mi tornasse a superare utilizzando il DRS e la sua maggior velocità di punta, poi però sono riuscito ad allungare ed è stata una vittoria anche semplice da conquistare. Il team mi ha dato una macchina perfetta, ho solamente dovuto aggiustare leggermente il bilanciamento durante la gara, ma nulla di troppo grave".
La chiave per raggiungere la vittoria è stato l'incredibile ritmo che Max ha imposto non appena si è trovato al comando, con i suoi avversari che non sono riusciti a tenergli testa.
"In generale, non ho avuto grandi pressioni, si è trattato semplicemente di gestire la situazione per la durata della gara, cosa che mi è riuscita benissimo. Il tutto grazie ad una macchina che ha funzionato fin dal primo giorno molto bene, abbiamo optato per un compromesso nel set-up in modo da essere un po' più veloci sul dritto".
A festeggiare la vittoria nei box Red Bull c'era tutta la famiglia Verstappen al gran completo, compreso il padre Jos, al quale il ragazzo ha voluto dedicare il trionfo malese.
"E' una vittoria speciale che dedico alla mia famiglia e a mio padre in particolare. Quando ha smesso di correre ha concentrato tutti i suoi sforzi su di me per farmi crescere, se oggi sono diventato così forte è per merito suo".
Sul podio è salito anche Ricciardo e questa è la conferma che la RB13 è cresciuta parecchio e ora in grado di dire la sua. Una bella speranza per Verstappen in vista dell'impegno del prossimo weekend previsto in Giappone.
"Al momento preferisco godermi questo successo, penseremo a Suzuka da domani con calma. E' difficile poter dire cosa saremo in grado di fare, spero di poter fare bene ancora una volta il mio lavoro e trovare fin da subito il bilanciamento e la confidenza per poter spingere come desidero".
Infine il vincitore di Sepang ha rilasciato un commento a caldo sull'episodio controverso della giornata, ossia l'incidente nel giro di rientro fra la Williams di Lance Stroll e Sebastian Vettel. E proprio al ferrarista, Max non ha risparmiato una frecciatina...
"Non avevo mai visto nulla di simile, certamente nel giro di rientro ai box bisogna rallentare e fare attenzione a non rovinare l'auto. Evidentemente qualcuno si è dimenticato tutto ciò. La mia RB13 è forte e la considero un Principe, un vero e proprio maschio, non come altri che le danno i soprannomi di Principessa o altre donne. Il mio Principe ora può lottare con Mercedes e Ferrari, adesso andrò a festeggiare sull'aereo perché dobbiamo già trasferirci in Giappone per il Gran Premio della prossima settimana".
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.
Top Comments