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Verstappen: "Il secondo posto oggi era il massimo risultato a cui potevamo ambire"

L'olandese della Red Bull ha chiuso alle spalle di Lewis Hamilton beffando Vettel in occasione del pit stop. Max ha accusato la scarsa potenza del motore Renault per il sorpasso subito in avvio dal tedesco.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB14, lotta con Sebastian Vettel, Ferrari SF71H, alla partenza della gara

Max Verstappen, Red Bull Racing RB14, lotta con Sebastian Vettel, Ferrari SF71H, alla partenza della gara

Sam Bloxham / Motorsport Images

Max Verstappen, Red Bull Racing, Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 e Sebastian Vettel, Ferrari, festeggiano sul podio
Max Verstappen, Red Bull Racing RB14, precede Sebastian Vettel, Ferrari SF71H
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09 EQ Power+, precede Max Verstappen, Red Bull Racing RB14, e Sebastian Vettel, Ferrari SF71H, alla partenza della gara
Max Verstappen, Red Bull Racing RB14, lotta con Sebastian Vettel, Ferrari SF71H, alla partenza della gara
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09 EQ Power+, leads Max Verstappen, Red Bull Racing RB14, and Sebastian Vettel, Ferrari SF71H, at the start of the race
Max Verstappen, Red Bull Racing
Max Verstappen, Red Bull Racing RB14, lotta con Sebastian Vettel, Ferrari SF71H, alla partenza della gara

Il secondo posto era il massimo risultato possibile per Max Verstappen e la Red Bull sul tracciato di Singapore e l’olandese è riuscito a centrare l’obiettivo, complice anche una strategia Ferrari che ha agevolato il risultato.

Verstappen ha vissuto il momento peggiore della gara subito dopo la partenza, quando Vettel è riuscito a sopravanzarlo poco prima che intervenisse in pista la safety car per consentire ai commissari di rimuovere la monoposto di Ocon, ma una volta che le operazioni sono riprese è sempre riuscito a restare in scia alla SF71H del tedesco.

Il momento clou della corsa di Max è avvenuto al sedicesimo giro. Il box Red Bull ha chiamato al box l’olandese per montare le Pirelli Soft e Verstappen è riuscito a tornare in pista affiancato a Vettel mettendo il muso della propria RB14 davanti a quello del tedesco.

Da quel momento per Max è stata una gara praticamente in solitaria anche se, in occasione di un doppiaggio piuttosto complesso da parte di Hamilton, ha rischiato di beffare il quattro volte campione del mondo.

Verstappen ha analizzato con lucidità la corsa odierna ed ha indicato, come sempre,  la scarsa potenza della power unit Renault quale causa principale del sorpasso subito da Vettel al primo giro.

“Non è stato un brutto risultato. Peccato per il primo giro, ma come sempre ci manca velocità di punta. Ad ogni modo il team ha adottato una strategia fantastica che mi ha consentito di recuperare il secondo posto”.

Il pilota della Red Bull era consapevole che il secondo gradino del podio era il massimo risultato a cui poteva ambire ed ha completato una gara priva perfetta e priva di sbavature.

“Ho cercato di seguire Lewis per un po’ ma alla fine sapevamo che il secondo posto era il miglior risultato possibile”.

Nel corso del weekend la Red Bull dell’olandese ha accusato numerose noie meccaniche che si sono ripetute anche in gara. Max ha rischiato molto alla partenza dopo il cambio gomme quando il cambio della sua RB14 ha fatto le bizze entrando in folle e lo stesso problema si è ripetuto anche in occasione della neutralizzazione con safety car…

“Ho avuto un problema col cambio non solo al pit ma anche quando è uscita la safety car, mi si è bloccato in folle, ma sono riuscito a portare al traguardo la vettura e sono molto contento.

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