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Verstappen: "Ho fiducia nella Honda: stanno sviluppando la power unit in maniera positiva"

Il pilota della Red Bull non sembra preoccupato dal passaggio dalla power unit Renault a quelle giapponesi nel 2019. Anzi, vede solo aspetti positivi: "La PU sarà progettata esclusivamente intorno alla nostra vettura".

Max Verstappen, Red Bull Racing

Foto di: Andrew Hone / Motorsport Images

Max Verstappen, Red Bull Racing, con Mario Isola, Racing Manager, Pirelli Motorsport
Max Verstappen, Red Bull Racing RB14
Max Verstappen, Red Bull Racing RB14
Max Verstappen, Red Bull Racing
Max Verstappen, Red Bull Racing RB14
Max Verstappen, Red Bull Racing RB14
(Da sx a dx): Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1, Sebastian Vettel, Ferrari e Max Verstappen, Red Bull Racing
Max Verstappen, Red Bull Racing RB14, arriva nel parco chiuso

"Al momento mi sto concentrando su questa stagione, quindi scopriremo l'anno prossimo come andrò". Sulle prime, appena arrivato al Paul Ricard, Max Verstappen non sembrava avere troppa voglia di parlare della notizia della settimana in casa Red Bull: il passaggio alle power unit Honda a partire dalla prossima stagione.

Poi però il pilota olandese si è sbottonato un po' di più, arrivando a rivelare anche di aver già visitato gli stabilimenti dell'azienda giapponese lo scorso anno.

"Sì l'anno scorso. La struttura mi è sembrata molto bella. Mi è piaciuto fare una passeggiata e vedere le differenze tra le due fabbriche di Honda e Renault. E' piuttosto impressionante il modo in cui hanno costruito tutte le strutture, i banchi ed il resto. Sembrava tutto molto efficiente. E' stata una bella giornata" ha detto Max.

E ovviamente il giovane olandese ha sempre saputo come procedeva la trattativa: "Ho parlato con loro per molto tempo, dicendogli quello che pensavo. Ovviamente lo sapevo da prima di voi, mi hanno sempre tenuto informato da vicino, perché volevo sapere cosa sarebbe successo alla squadra in futuro".

Riguardo a questa nuova avventura poi sembra piuttosto ottimista: "Guardando alle performance che hanno mostrato quest'anno, ai miglioramenti che hanno fatto, specialmente in Canada, sembra tutto davvero positivo. Stanno continuando a sviluppare e sembra che stiano mettendo le persone giuste al posto giusto".

"Ho fiducia nella Honda e chiaramente lo fa anche il team, visto che ha firmato l'accordo. E' eccitante: la Honda fondamentalmente lavorerà solo per Red Bull e Toro Rosso, quindi la power unit sarà progettata esclusivamente intorno alla nostra vettura. Penso che questo sia molto positivo" ha aggiunto.

Guardando al futuro, non sa ancora il nome del suo compagno di squadra per l'anno prossimo, anche se continuare a lavorare con Daniel Ricciardo: "Mi piace Daniel come compagno di squadra. Ma ovviamente è lui che deve decidere cosa fare. Sarebbe bello avere Daniel, ma... E' un bravo ragazzo ed anche un buon compagno di squadra".

Prima di pensare al 2019 però ci sono ancora la bellezza di 14 gare, a cominciare dal GP di Francia di questo fine settimana, che si disputa su un circuito come il Paul Ricard che il figlio d'arte non sembra reputare troppo adatto alla RB14.

"Con tutti questi rettilinei, diciamo che sarà un po' più difficile rispetto a Monaco. Guardando alle curve, forse non è il circuito migliore per superare, ma può essere che facciano ancora delle modifiche a livello di DRS, quindi lo scopriremo".

Tra le altre cose, per lui domani si tratterà del debutto assoluto sul tracciato transalpino: "Non ho mai guidato prima su questa pista, quella di domani quindi sarà una giornata d'apprendimento".

Le gomme con il battistrada ribassato invece non sembrano rappresentare un problema: "Il meteo sarà bello e caldo, quindi vedremo come si comporteranno le gomme, anche se non mi aspetto problemi, perché l'asfalto è molto simile a quello di Barcellona".

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