Verstappen: "F1 troppo frenetica. Vale la pena continuare?"
Max Verstappen lancia l'allarme: troppe gare, troppi impegni legati alla F1 e poco tempo per sé. "Così mi chiedo se valga davvero la pena continuare", ha dichiarato a De Telegraaf.
Quando è troppo, è troppo. La Formula 1 sta cercando di massimizzare l'interesse attorno al Circus iridato, cresciuto in maniera esponenziale nel corso delle ultime stagioni con Liberty Media a tirare le redini. Piloti, team e tutto ciò che è relativo al massimo campionato a ruote scoperte del motorsport si appresta a disputare 24 gare nel 2024. Un'enormità, che costringerà tutti a fare quasi 200mila miglia di viaggi aerei.
Le proteste, all'interno del Paddock, iniziano a essere più consistenti. Ma a fare rumore è sempre l'appeal che il personaggio in questione decide di esporre i propri dubbi. Questa volta a mettere in dubbio la strada intrapresa dalla Formula 1 e, di conseguenza, il proprio futuro nel Circus iridato è stato il 2 volte campione del mondo Max Verstappen.
In un'intervista rilasciata al quotidiano olandese De Telegraaf, Max afferma che l'inesorabile crescita del calendario di Formula 1 a volte lo porta a riflettere e a pensare "se vale la pena" rimanere coinvolto in Formula 1.
"Sono preoccupato per lo sport che mi è sempre piaciuto. Lo praticherò ancora, ma fino a un certo punto. Non è che io sia totalmente contrario al cambiamento, come invece affermano alcune persone. Ma quei cambiamenti devono essere a vantaggio della F1".
"Perché devi cambiare quando le cose stanno andando bene? Penso che una sessione di qualifiche tradizionale sia un ottimo formato. Non deve ruotare tutto intorno ai soldi".
"La gente potrebbe pensare: 'Beh, guadagna un sacco di soldi, di cosa si lamenta quel tizio?'. Ma riguarda il tuo benessere, come vivi le cose e non quanto guadagni".
Max Verstappen, Red Bull Racing
Photo by: Red Bull Content Pool
"Mi sento come se dovessi fare troppo e saltare altre cose che invece mi piace fare. Quindi a volte penso: 'Ne vale ancora la pena?'".
A preoccupare Verstappen non è il numero sempre crescente di gran premi da disputare nell'arco di una stagione, ma anche tutte le attività fuori dalla pista che derivano dal lavoro. L'olandese ha dichiarato di perdere circa un mese all'anno a causa della vasta attività di marketing che lo sottopone la Red Bull.
"I viaggi non sono il problema più grande. Si tratta più di tutte le cose extra che devo fare. I giovedì in un fine settimana di gara possono essere molto lunghi a seconda di dove siamo e al di fuori delle gare c'è molto lavoro al simulatore da fare".
"Ad esempio, perdo più di un mese all'anno per gli appuntamenti legati al marketing. A un certo punto non hai più voglia di fare tutto questo".
L'attuale contratto che lega Verstappen alla Red Bull durerà ancora diversi anni, andando a spirare nel 2028. Max ha affermato che, se non dovessero succedere cose sconvolgenti alla competitività del team, non si ritirerà di certo prima di quella data.
"Le cose dovrebbero andare davvero male perché ciò possa accadere. Non mi aspetto che la squadra decada così tanto, stando a tutte le persone fantastiche che abbiamo. Ma in questo sport è sempre possibile che tu non sia competitivo".
"Dipende da quali sono le prospettive, ma sì, non mi vedo a lottare a metà dello schieramento per tre anni. Poi preferirei restare a casa o fare qualcos'altro. Ma, ancora una volta, non mi aspetto che possa accedere tutto ciò", ha concluso Verstappen.
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