Verstappen è maturo e pronto per il Mondiale: ora tocca a Red Bull essere alla sua altezza
L'olandese non commette più errori in pista da ormai un anno e si trova terzo nel Mondiale pur non avendo una monoposto competitiva per vincere. Red Bull e Honda sono chiamate ad aumentare il proprio livello per aiutare Max e vincere assieme.
Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images
Nel prossimo Gran Premio di Monaco Max Verstappen festeggerà un anniversario molto speciale. Lo scorso anno l’olandese fu protagonista nel Principato di uno dei peggiori weekend della sua carriera in Formula 1, vanificando con un errore alla chicane della Piscine (nei minuti finali della sessione FP3) la possibilità di far suo il Gran Premio. Dopo l’urto contro le barriere Verstappen fu costretto a saltare le qualifiche, condannandosi a partire dall’ultima fila della griglia di partenza. Il giorno successivo arrivò un nono posto, davvero poca roba rispetto al fine settimana trionfale del compagno di squadra Daniel Ricciardo, protagonista di un successo leggendario.
Terminato il weekend Helumt Marko intervenne in modo molto duro, con una lavata di capo al suo giovane pupillo. “Così non va bene”, e oltre alla ramanzina del manager austriaco arrivò il divieto di essere accompagnato in pista nelle due gare successive da amici e familiari: nessuna distrazione e massima concentrazione. A partire dalla tappa successiva, il Gran Premio del Canada,
Verstappen ha iniziato una nuova fase della sua carriera, una svolta drastica e decisamente positiva che lo porterà a festeggiare tra due settimane a Monaco il suo primo ‘Mondiale’ senza errori. Max ci arriverà nel ruolo di primo dei non-Mercedes, grazie alla terza posizione nella classifica di campionato che si è ripreso grazie al podio conquistato in Spagna lo scorso weekend.
Non è un piazzamento casuale, perché stilando una classifica partendo proprio dall’esordio del ‘nuovo Verstappen’, ovvero lo scorso GP del Canada, Max è li con i grandi: Hamilton 410 punti, Vettel 288, Bottas 284 e Verstappen 280. Sono numeri molto significativi, che confermano il potenziale di un pilota che tiene il passo di tutti i rivali (Lewis escluso) pur guidando una Red Bull che non è da molti anni una monoposto da Mondiale.
Dopo la performance, mai messa in discussione, è arrivata anche la capacità di convertire in punti un potenziale velocistico mostruoso, un’attitudine che non è andata a scapito della grinta e della determinazione, piatto forte della casa. Lo scorso weekend Marko, stuzzicato da alcuni giornalisti che gli chiedevano di commentare le voci su un presunto flirt tra la Red Bull e Fernando Alonso, ha risposto in modo chiaro: “Non ci interessa, noi abbiamo Verstappen!”.
Messo in archivio il pilota under 20 che infranto record, ha regalato emozioni ma non senza pecche, il nuovo Verstappen è di fatto un top-driver. Nelle 20 gare seguite allo ‘shampoo’ di Marko, Max ha conquistato due vittorie, quattro piazze d’onore, sei terzi posti, quattro quarti e due quinti. Le due battute a vuoto (GP di Gran Bretagna e GP di Ungheria) sono state dovute a problemi ai freni e motore, per il resto 20 Gran Premi ‘error free’.
Verstappen è oggi un pilota da Mondiale, a mancare è la monoposto, e nessuno lo sa meglio di lui. Ora la palla è in mano a Honda e Red Bull, sia per tornare in alto che per non correre il rischio di vedere partire un pilota che oggi garantisce da solo un notevole valore aggiunto.
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