Verstappen, che bordata a Hamilton: "Non è nulla di speciale"
L'olandese della Red Bull ha anche rincarato la dose: "Le sue prestazioni dipendono dalla macchina che ha a disposizione".
Foto di: Andy Hone / Motorsport Images
Lewis Hamilton è in piena corsa per diventare il secondo pilota più vincente della storia della Formula 1. Se riuscisse a conquistare il titolo iridato 2019 - è in posizione invidiabile... - si porterebbe a un solo iride di distanza da Michael Schumacher, detentore di 7 titoli e dello scettro di pilota più vincente.
Una carriera, quella di Lewis, a dir poco sfolgorante, con il numero di alti che seppellisce senza pietà quello dei bassi. E' stato bravo a sfruttare le vetture che ha avuto a disposizione, ma è altresì vero che, le monoposto prestazionali che ha pilotato, le ha guadagnate grazie al suo talento e alla sua dedizione.
Ma c'è una voce fuori dal coro che, come spesso accade, fa rumore. Lo fa perché va in direzione opposta rispetto al pensiero della maggioranza, ma anche perché chi ha parlato è un personaggio che, gara dopo gara, acquisisce uno status di stella polare del Circus iridato. E non parliamo solo del futuro, ma anche dell'attualità.
Max Verstappen pensa infatti che il 5 volte campione del mondo di F1 Lewis Hamilton non meriti di essere considerato uno dei piloti più forti della storia. I suoi successi? Tutto merito delle monoposto che ha avuto.
"(Lewis) Non è nulla di speciale, non sono concentrato solo su Lewis. Ci sono altri grandi piloti nel paddock che sono in grado di ottenere risultati simili - ha affermato Verstappen alla rivista inglese Motorsport - Le prestazioni del campione del mondo? Dipende dalla macchina che ha avuto a disposizione".
Il 21enne pilota della Red Bull è poi andato alle radici del suo pensiero, in profondità per spiegare ancora meglio cosa volesse intendere con la sua affermazione, destinata a far discutere non solo nelle prossime ore, ma sino al prossimo appuntamento che segnerà la fine della pausa estiva della F1.
"Non credo che in questi anni abbia mai subito la pressione dei suoi compagni di squadra. Avrebbe dovuto vincere anche nel 2016 se non fosse stato per quel motore rotto (in Malesia, ndr). Dopo la pausa estiva ebbe alcune partenze poco felici e altri episodi a causa dei quali perse la testa del campionato, ma non ha mai avuto un compagno in grado di metterlo davvero in difficoltà".
Che Verstappen avesse un certo tipo di personalità è stato chiaro sin dal suo approdo in Formula 1. Dentro e fuori la pista si è sempre mostrato sicuro dei propri mezzi, sprezzante del pericolo per quanto riguarda manovre e dichiarazioni. Un pilota non convenzionale, che probabilmente ha individuato in Hamilton quello che può essere considerato il "maschio alfa" della F1 attuale e, come i giovani leoni del branco, ha tutta l'intenzione di esiliare chi ha comandato per anni per prenderne il posto e legittimarlo. In attesa di farlo in pista, ha iniziato a farlo ai microfoni.
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