Verstappen attacca Bottas: "Due incomprensioni in pochi minuti?"
Verstappen accusa Bottas per i due tentativi di sorpasso in qualifica che hanno rovinato la prestazione di tutti e due: l'olandese è duro con il pilota della Williams che in scia è arrivato a 366,1 km/h, record del week end.
Max Verstappen, Red Bull Racing
XPB Images
Le vittime eccellenti del rush finale delle qualifiche di Baku sono stati Valtteri Bottas e Max Verstappen. Nei due minuti restanti dopo l’esposizione della bandiera rossa che ha interrotto la sessione Q3, i piloti sono stati obbligati a coprire un giro di lancio a velocità molto sostenuta per riuscire a lanciarsi per il giro veloce in tempo per l’ultima tornata prima della bandiera a scacchi.
La Williams ha fatto uscire dai box Bottas con un certo anticipo, e il finlandese si è accodato a Ricciardo al termine della pit-lane in attesa del semaforo verde.
“Il problema – ha poi spiegato Bottas – è stato il calo di temperatura che hanno accusato le mie gomme. Quando siamo entrati in pista non riuscivo a tenere il ritmo di Vettel e Verstappen, che mi hanno passato nel giro di lancio. Sono però uscito bene dalla curva 16, mi sono lanciato e sono arrivato alla curva “1” con un velocità molto elevata (366,1 km/h, record finora del weekend) e così ho provato a passare la Red Bull”.
Verstappen, ovviamente, non ha lasciato strada essendo a sua volta lanciato nel suo giro veloce. I due si sono ostacolati e il risultato è stata l’impossibilità a migliore il tempo per entrambi, e la conseguente ottava posizione finale di Bottas e nona per l’olandese.
“Non credo che sia stata una manovra intelligente – ha commentato Verstappen – così facendo ha distrutto il mio giro e allo stesso tempo anche il suo”.
Quanto accaduto nelle fasi finali delle qualifiche è stato in realtà un problema “bis” tra i due, visto che la stessa scena si era già vista nella solo qualche minuto prima, e sempre con Bottas eccessivamente aggressivo.
“Posso capire che possa accadere un'incomprensione – ha proseguito Verstappen – ma una seconda volta dopo pochi minuti no. Francamente non capisco. Parlargli? Non sono certo io che devo andare da lui. Semmai, dovrebbe essere il contrario. Tra l’altro per due volte la sua manovra è stata pericolosa oltre che inutile. In più, dopo averci provato alla curva 1, nel giro finale mi ha attaccato anche alla 2. Mi aspettavo che mi colpisse nella fiancata, allora ho allargato al massimo la traiettoria e addio possibilità di poter completare un giro veloce”.
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