Verstappen amaro: "La bandiera rossa ha rovinato tutto"
Il pilota della Red Bull è amareggiato per l'interruzione delle Qualifiche dopo il botto di Leclerc, che di fatto ha congelato la situazione relegandolo al secondo posto nonostante la sua RB16B fosse in forma.

Ha un volto tiratissimo e un sorrisino amaro Max Verstappen, quando ai box di Monte-Carlo si toglie il casco al termine delle Qualifiche del GP di Monaco di F1.
Il pilota della Red Bull stava dando l'assalto al primato nell'ultimissimo tentativo a disposizione, ma il botto di Charles Leclerc alla seconda chicane delle 'Piscine' ha negato a tutti la possibilità di migliorare, dato che è stata esposta la bandiera rossa.
Questo episodio ha congelato la classifica che vedeva in quel momento proprio il ferrarista al comando, dunque Verstappen si è ritrovato costretto ad accontentarsi della piazza d'onore per 0"230.
"La bandiera rossa è stata un vero peccato, mi sentivo a mio agio e avevamo preparato le Qualifiche benissimo, specialmente l'ultimo giro, dove stavo tirando per prendere la pole", ha detto l'olandese.
"Nessuno al primo tentativo aveva realizzato il miglior tempo perché qui ce ne vogliono almeno due. Per quanto mi riguarda stava andando tutto molto bene, ma purtroppo così non ho avuto la possibilità di fare la Pole Position".
Come ha detto Max, ogni pilota ha cercato di percorrere almeno un paio di giri veloci per attaccare la prima posizione, dato che nel Principato questa è la soluzione migliore per sfruttare le gomme.
Ma con una interruzione anzitempo - come già visto in passato con Schumacher e Rosberg - ecco che tutti i piani saltano, così come accaduto con gli uomini di Milton Keynes.
"La strategia era giusta e stava funzionando, è chiaro che non ti aspetti mai che possa esserci una bandiera rossa a rovinare tutto", è l'amaro commento di Verstappen, che comunque avrà modo di partire in prima fila domani.
"Per il momento posso comunque dire che è stato un ottimo weekend e abbiamo recuperato tanto rispetto a giovedì, siamo in prima fila, quindi non è male".
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