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Intervista

Vasseur: "Non escludo altri piloti junior Ferrari in futuro"

Il team principal dell'Alfa Romeo Sauber ha ammesso come in futuro potranno esserci altre possibilità per i piloti del vivaio Ferrari ed ha spiegato perché ha deciso di non promuovere Pourchaire in F1 nel 2022.

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C41

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C41

Simon Galloway / Motorsport Images

Per l’Alfa Romeo Sauber il 2022 sarà una stagione di totale rinnovamento. Dopo aver schierato negli ultimi 3 anni la coppia composta da Kimi Raikkonen ed Antonio Giovinazzi, il team svizzero si schiererà in griglia quest’anno con l’esperto Valtteri Bottas ed il rookie Guanyu Zhou.

Per la scuderia elvetica si interrompe così un rapporto che l’ha vista legata alla Ferrari lato piloti dal 2018. In quella stagione, infatti, la Sauber diede a Charles Leclec, pupillo della Ferrari Driver Academy e fresco vincitore del campionato di F2, la possibilità di debuttare in Formula 1 al fianco di Marcus Ericsson facendo vedere da Baku in poi tutto quel talento emerso in modo prepotente nelle categorie propedeutiche.

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Quando il monegasco, dopo una sola stagione in F1, è stato promosso nel team di Maranello il suo posto è stato preso da Antonio Giovinazzi, altro pilota proveniente dall’orbita Ferrari.

La scelta di puntare sull’ex pilota Mercedes gestito da Toto Wolff e sul cinese proveniente dalla Academy Alpine significa che il rapporto di collaborazione con la Ferrari è interrotto? Secondo Vasseur le cose non stanno così.

“Abbiamo deciso di scegliere una opzione diversa, ma questo non significa che non ci sarà la possibilità di lavorare ancora con la Ferrari in futuro”.

“Queste scelte devono essere valutate caso per caso perché non si può dire ‘Ok, per i prossimi 10 anni avrete sempre un debuttante’. La Ferrari non ha bisogno di avere un rookie in F1 ogni anno”.

“Dobbiamo valutare i singoli profili, e questo è un aspetto compreso da entrambe le parti”.

Vasseur, tra l’altro, sta valutando da vicino la crescita di un pilota che fa già parte della Sauber Academy: Théo Pourchaire.

Théo Pourchaire, Alfa Romeo

Théo Pourchaire, Alfa Romeo

Photo by: Alfa Romeo

Il francese, vincitore del campionato di F4 tedesca nel 2019, ha impressionato sia al debutto in Formula 3, lottando per il titolo contro Oscar Piastri sino all’ultimo appuntamento del Mugello nel 2020, che al debutto in Formula 2.

Proprio lo scorso anno Pourchaire ha stupito tutti a Monaco conquistando una pole incredibile e la vittoria nella Feature Race della domenica, per poi chiudere il campionato in quinta posizione con un bottino complessivo di 140 punti.  

Nonostante il francese sia uno dei talenti cristallini che si sta facendo notare maggiormente nelle categorie propedeutiche, Vasseur ha spiegato perché ha deciso di non promuoverlo in F1 nel 2022.

“Certo, ha vinto a Monaco, ma una monoposto di Formula 1 è estremamente complessa ed avremo soltanto sei giorni di prove prima dell’inizio della stagione. Dal mio punto di vista sarebbe stato troppo rischioso fargli fare questo salto adesso”.

“Credo sia più appropriato che si concentri sulla stagione 2022 di Formula 2 e poi vedremo cosa accadrà in futuro”.

“Ha compiuto una stagione di debutto in F2 davvero fantastica, ma non dobbiamo dimenticare che 18 mesi fa guidava in Formula 4 ed il salto da quella categoria alla Formula 3 è stato importante”.

Vasseur ha poi anticipato come Pourchaire sarà impegnato quest’anno in più occasioni alla guida di una Alfa Romeo Sauber.

“Sicuramente prenderà parte ad alcune FP1 ed inoltre faremo alcuni giorni di test così da prepararlo per il futuro. Ad ogni modo la cosa più importante per un pilota che corre in Formula 2 è concentrarsi sul vincere quel campionato e non pensare a quello che accadrà in futuro”.

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