Vasseur: "La Renault ora cerca solo l'affidabilità"
Il managing director di Renault Sport F1, Frederic Vasseur considera un miracolo il fatto che la squadra di Enstone abbia girato quattro giorni a Barcellona, migliorando giorno dopo giorno.
Frederic Vasseur, Renault Sport F1 Team Racing Director
XPB Images
Frederic Vasseur, nel ruolo di managing director di Renault Sport, ha fatto il suo debutto nei test di Barcellona. Anche se quella è stata la sua prima apparizione ufficiale su un circuito, il francese è al lavoro per diverse settimane, forse anche prima che fosse formalmente annunciato l’avvio del programma di Renault all’inizio di questo mese.
Il francese sta seguendo un percorso che lo ha portato alla Formula 1 dalla categorie minori, dove ha gestito la ART. Personaggi del calibro di Frank Williams e Ron Dennis hanno imparato il loro mestiere come capi dei rispettivi team in F.3 e F.2, mentre Peter Sauber si è fatto le ossa nei Prototipi. Più di recente Christian Horner e Eric Boullier, cresciuti rispettivamente in F.3000 e GP2, sono arrivati a coprire ruoli importanti in top team come Red Bull Racing e McLaren.
La settimana di Barcellona è iniziata male per la Renault: la RS16 ha fatto poca strada nelle mani di Jolyon Palmer nei primi due giorni, ma le cose sono sensibilmente migliorate quando Kevin Magnussen è entrato nell’abitacolo: il danese solo giovedì ha coperto più di 150 giri.
"I primi due giorni sono stati un po' difficili", ha ammesso Vasseur questa settimana. "Ma visto che abbiamo avviato il motore solo alle 5 di lunedì mattina, non è stata affatto una sorpresa che abbiamo dovuto affrontare tanti piccoli problemi”.
"Adesso ognuno gioca una sua partita: è difficile conoscere il livello del carburante degli altri o la strategia sul motore. Insomma ci sono un sacco di variabili. Alla fine della giornata possiamo solo immaginare dove potremmo essere. Ma non è questo il nostro l'obiettivo: se vogliamo costruire un progetto a medio termine con una squadra forte, dobbiamo concentrarci sull'affidabilità. Sarebbe un grave errore se avessimo cercato le prestazioni a Barcellona".
Per Vasseur è già stato un successo essere a Barcellona con la RS16...
"Abbiamo avuto tante cose da fare finora, che non abbiamo pensato un attimo cosa dovremmo fare per entrare nella Q2. Sappiamo solo che sarà molto, molto dura. Abbiamo preso in consegna la factory alla fine di dicembre e, ad essere onesti, penso che sia un successo aver girato a Barcellona”.
"Dobbiamo procedere passo dopo passo, abbiamo migliorato giorno dopo giorno: dobbiamo continuare così per cercare di crescere. Non importa se si parte da undicesimi, decimi, noni o settimi: abbiamo una road map che ci è stata data da Carlos Ghosn in occasione del lancio del team, e sappiamo dove dobbiamo andare. Non importa dove cominciamo, perché dobbiamo raggiungere l'obiettivo finale".
Questo è un tipico approccio pragmatico di Vasseur…
"Se si vuole essere protagonisti in F.1 e si fissa un obiettivo, è necessario definire le risorse in correlazione con l'obiettivo da raggiungere".
Per quanto riguarda il personale da assumere ha detto:
"Non è solo una questione di numeri, dobbiamo prendere quelli buoni! Abbiamo in programma di aggiungere qualcosa come 100 persone nel personale della squadra. Ma se saranno meno non sarà un grosso problema".
Mentre Vasseur è occupato con il suo programma di F.1, la ART continuerà la sua attività senza alcun suo coinvolgimento.
"Zero! Credo che sarò un po' occupato e sarebbe troppo difficile concentrarsi anche su qualcosa d'altro. Per essere onesti, anche se volessi dare uno sguardo alla ART alla fine della giornata, non sarei nella condizione di esprimere un parere non sapendo cosa è stato fatto. Ho un sacco di lavoro da fare sul progetto Renault, e non voglio essere distratto".
"Sappiamo che stiamo vivendo un periodo difficile: abbiamo preso in consegna l'azienda molto tardi, per cui dobbiamo gestire la situazione, e prenderci qualche rischio. Ma ce la faremo”.
“Finora sto trascorrendo il mio tempo a metà fra Entone e Viry-Chatillon. Vedremo come andrà la stagione, ma credo che questa ripartizione rimarrà anche più avanti”.
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