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Vandoorne: "Tante informazioni sono venute dal Gp concluso"

Nella sua colonna, Stoffel Vandoorne ci racconta come ha vissuto il debutto al volante della McLaren MCL32 in Australia. Il belga rivela un particolare curioso: "Fino al pit stop sono stato senza le info del display, poi abbiamo fatto un reset".

Stoffel Vandoorne, McLaren MCL32

Foto di: LAT Images

Stoffel Vandoorne

Vandoorne è il pilota che la McLaren ha scelto per sostituire Jenson Button. Il belga ci racconta il suo Mondiale 2017.

Stoffel Vandoorne, McLaren, on the grid
Stoffel Vandoorne, McLaren MCL32
Stoffel Vandoorne, McLaren
Stoffel Vandoorne, McLaren MCL32, leaves the pits after an early tyre change.
Stoffel Vandoorne, McLaren with Max Verstappen, Red Bull Racing
Kevin Magnussen, Haas F1 Team VF-17, precede Marcus Ericsson, Sauber C36, Antonio Giovinazzi, Sauber
Kevin Magnussen, Haas F1 Team VF-17, precede Marcus Ericsson, Sauber C36, Antonio Giovinazzi, Sauber
Kevin Magnussen, Haas F1 Team VF-17, precede Marcus Ericsson, Sauber C36, Antonio Giovinazzi, Sauber C36, Stoffel Vandoorne, McLaren MCL32, Lance Stroll, Williams FW40, e Jolyon Palmer, Renault Sport F1 Team RS17, alla partenza
Stoffel Vandoorne, McLaren
Stoffel Vandoorne, McLaren, Fernando Alonso, McLaren, Zak Brown, Executive Director, McLaren Technol

Eravamo coscienti che quello di Melbourne sarebbe stato un weekend difficile per il team McLaren Honda, ma alla fine è stato positivo tornare a casa con degli aspetti incoraggianti emersi dal fine settimana di Albert Park.

Rispetto ai riscontri emersi nei test pre-campionato disputati a Barcellona ci sono stati dei piccoli passi avanti. Non sul fronte della performance, ma rispetto alle prime prove stagionali abbiamo percorso un buon numero di chilometri, completando delle distanze che nei test precedenti erano state inarrivabili.

Abbiamo avuto alcuni problemi durante le sessioni di prove libere, sia sulla mia macchina che su quella di Fernando, ma in generale siamo riusciti a completare dei long-run in gara che sono diventati il riferimento per la squadra, essere le distanze maggiori che siamo riusciti a percorrere finora. E’ un piccolo passo avanti, ma ovviamente c’è una lunga, lunga strada da percorrere per arrivare a una performance ottimale.

La Q2 era alla nostra portata

Tornando al fine settimana di Melbourne, la qualifica per me è stata molto difficile. Ho subito accusato un problema di pressione del carburante, ed è stato necessario un po’ di tempo per capire e risolvere il problema. Così ho trascorso ai box la maggior parte della sessione Q1, riuscendo a tornare in pista in extremis per effettuare un solo giro veloce. Mi sono qualificato diciottesimo, e non è stato il risultato sperato.

Nella terza sessione di prove libere mi ero confermato su un buon ritmo, ed in generale avevo un feeling positivo con la monoposto. Ho sentito che stavamo andando nella giusta direzione, ed ero convinto che avrei potuto giocare le mie carte per entrare in Q2. Lo ritenevo un obiettivo alla portata, ma purtroppo la mia qualifica si è rivelata molto breve, ed è stato un peccato perché il passaggio del primo turno era alla nostra portata.

Obiettivo… bandiera a scacchi

La gara si è confermata molto difficile. Prima dell'inizio della corsa sapevamo che sarebbe stata una sfida non semplice, ma le cose si sono complicate ulteriormente perché si è spento il display sul volante. Così non riuscivo ad avere alcun dato sulla vettura, compreso quello relativo al consumo del carburante. C’è voluto parecchio per riuscire a ripristinare il funzionamento del cruscotto, ma alla fine la procedura di reset effettuata durante il pit-stop ha funzionato.

Durante il cambio gomme abbiamo resettato completamente la monoposto, ed una volta riaccesa la power unit sono tornato in pista. Dopo un paio di giri ho sentito la potenza tornare ai livelli normali, ma a quel punto ho concluso una corsa solitaria. Ero distante dagli avversari che mi seguivano così come da chi mi precedeva. L’obiettivo era quello di portare la monoposto al traguardo, ed è stato raggiunto.

Valutando la corsa in generale, direi che siamo riusciti ad ottenere dalla monoposto quello che era nelle nostre possibilità. La performance non è stata ovviamente competitiva, e il nostro pacchetto tecnico al momento non ci permette di andare oltre. Abbiamo bisogno di migliorare molto per poter competere con i nostri avversari e per sperare di poter lottare per qualche buon piazzamento. Non sarà semplice, ma sono convinto che ci arriveremo.

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