Vandoorne: "In McLaren non voglio essere Hamilton, ma me stesso"

Stoffel Vandoorne è pronto a disputare la prima stagione intera di F.1 della propria carriera dopo un percorso piuttosto lungo, che lo ha però fatto arrivare al traguardo che ambiva di più.

In questo 2017 sarà il debuttante - anche se un GP lo ha già disputato, per di più andando subito a punti, nel 2016 - più atteso. Sarà chiamato a prendere il posto di Jenson Button, affiancando così il due volte campione del mondo Fernando Alonso.

Potremmo rivedere quanto accaduto nel 2007 con il debutto di Hamilton, il quale mise in seria difficoltà l'asturiano per tutta la stagione? Secondo il pilota belga no, perché le sue ambizioni non sono quelle di emulare il tre volte iridato oggi alla Mercedes, ma di essere se stesso e cercare di dare il massimo comunque.

"Non voglio essere Hamilton, ma Vandoorne. Io do tutto il possibile. Non mi aspetto nulla a livello di relazioni tra me e Fernando. Da lui e Button non ho ricevuto esattamente consigli, ma sono sempre stato vicino a loro sulle piste, li ho osservati cercando di prendere il meglio da entrambi. Ma io ho il mio stile", ha detto Stoffel a La Gazzetta dello Sport.

Un altro, inevitabile, confronto sarà con l'astro nascente della categoria: Max Verstappen. Stoffel ha già 24 anni, è arrivato in F.1 tardi a causa della mancanza di denaro per finanziare in modo consistente la sua prima parte della carriera, ma ora avrà l'opportunità di mostrare tutto il suo talento. E le aspettative su di lui sono molto alte, a maggior ragione dopo il bel debutto del 2016 nel Gran Premio del Bahrain.

"Io e Verstappen arriviamo da percorsi diversi. Io sono approdato alle gare vere un po' tardi, non avevo tanti soldi, non sapevo dove correre. Max è giunto molto presto. Mi manca l'esperienza dei Gran Premi, però sono prontissimo".