Vandoorne: "A Monza potevamo restare in zona punti"
Il belga della McLaren è contento che il problema alla power unit che lo ha bloccato nel GP d'Italia non gli imporrà un cambio di power unit: "Peccato perché avevamo un buon passo per stare dietro ai top team. Ci rifaremo a Singapore".
Foto di: Steven Tee / Motorsport Images
Stoffel Vandoorne
Vandoorne è il pilota che la McLaren ha scelto per sostituire Jenson Button. Il belga ci racconta il suo Mondiale 2017.
In McLaren-Honda ci eravamo preparati per il Gran Premio d'Italia con la convinzione che sarebbe stato un weekend difficile, ma nonostante alcuni problemi tecnici alla fine è stata una trasferta positiva.
Sapevamo che su una tipologia di pista come quella di Monza il nostro deficit tecnico sarebbe stato importante, ma in termini di prestazioni le novità portate in Italia hanno funzionato bene, ed anche dal mio punto di vista penso di aver raccolto indicazioni positive.
Siamo stati nella top-10 nelle prove libere, ed in qualifica siamo riusciti ad accedere alla Q3, complessivamente direi un ottimo risultato.
Alla vigilia delle qualifiche sapevamo che la pioggia ci avrebbe dato una mano, ma la quantità d’acqua che si è riversata in pista ha reso le condizioni molto difficili per tutti.
Non è stata semplice la gestione degli pneumatici, con la pioggia che ha variato più volte la sua intensità, rendendo la scelta full-wet o intermedie meno scontata del previsto. C’è stata molta interazione nel team per riuscire a prendere la decisione migliore, ma purtroppo nel momento cruciale della Q3 ho accusato un problema alla power unit che ci è costato qualche posizione nello schieramento.
La notizia meno positiva è però arrivata al termine delle prove, quando mi è stato comunicato che sarebbe stato necessario il cambio di motore, e di conseguenza che avrei preso il via del Gran Premio dal fondo dello schieramento.
Un vero peccato, perché alla luce del passo-gara che abbiamo confermato domenica, credo che se fossimo partiti nella top-8 avremmo avuto il ritmo per restare saldamente in zona punti.
Il via della gara è stato comunque buono: ho guadagnato subito tre o quattro posizioni, e qualche altra posizione nei primi giri. Siamo andati bene, ho seguito senza problemi Toro Rosso, Red Bull e Haas, ed avevo la sensazione di essere complessivamente più veloce di chi mi precedeva. Ma non era semplice superare, anche con l’aiuto del DRS, quindi abbiamo deciso di allungare lo stint, e tempi alla mano la strategia ha funzionato.
Purtroppo nel giro di rientro per il cambio gomme il motore ha accusato gli stessi problemi che si erano verificati il giorno primo in qualifica, vanificando la finestra di vantaggio che avevamo costruito prima della sosta.
Un vero peccato, ma almeno dalla successiva analisi dei tecnici è emerso che non sarà necessaria un’ulteriore sostituzione della power unit a Singapore. Una buona notizia, perché credo che il weekend sul circuito di Marina Bay sarà una buona chance per poterci riscattare con un piazzamento in zona punti.
Ovviamente non ci aspettiamo di poter avere una performance tale da impensierire Mercedes, Ferrari e Red Bull, ma speriamo di poter essere subito alle loro spalle pronti a cogliere ogni occasione che si dovesse presentare.
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