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Perché si muove l'ala di Vettel prima del crash?

Le immagini di questo video dalla camera-car devono far riflettere i tecnici della FIA

Date uno sguardo all'incidente di Sebastian Vettel: le immagini dalla camera car della Red Bull Racing del tedesco mettono in evidenza uno strano movimento delle ali anteriori quando la monoposto esce dalla scia della McLaren di Jenson Button. Si nota chiaramente una flessione da una parte e dall'altra dei flap con movimenti che sono facilmente percepibili e soprattutto anomali: non è certo quello il lavoro che i tecnici aerodinamici cercando quando sviluppano le ali flessibili. L'immagine è molto utile per mostrare la degenerazione dei sistemi: un conto è quello che si studia in galleria del vento, simulando la graduale deformazione degli elementi (se guardate le ali anteriori più recenti, hanno un disegno che sembra proprio articolato alla flessione, con elementi curvilinei e spezzati tali da favorire il fenomeno), mentre in pista accadono situazioni molto diverse. Sebastian Vettel ha sicuramente esagerato nell'attacco a Button, ma questi fotogrammi filmati evidenziano che c'è stato anche uno strano comportamento delle ali quando la Rb6 è improvvisamente uscita dalla scia della McLaren. Quel movimento tellurico sui profili che reazione ha provocato al volante del pilota e che perdita di carico improvvisa può aver generato sulla monoposto? E allora viene da ripensare al decollo di Mark Webber a Valencia durante il Gp d'Europa in una situazione molto simile, con l'australiano impegnato con la Rb6 ad uscire dalla scia della Lotus dell'incolpevole Kovalainen. Grazie alle nuove norme di verifica introdotte a Spa sono sparite le ali che strisciavano sull'asfalto con le paratie laterali, ma ciò non toglie che il filmato che vi proponiamo imponga alla FIA l'esigenza di fare un'inchiesta molto attenta sulla sicurezza dei profili che oggi si vanno a montare sulle monoposto. Sebastian Vettel e anche Mark Webber sarebbero in grado di spiegare meglio di qualsiasi altro cosa è accaduto rispettivamente a Spa e Valencia, ma se ne guardano bene dal rinunciare ad un vantaggio che hanno acquisito dopo un lungo lavoro svolto dal genio Adrian Newey. Lanciare un allarme significherebbe perdere quei benefici aerodinamici anche a costo di correre qualche rischio di troppo. Se queste evenienze dovessero essere in qualche modo confermate (e la FIA farebbe bene ad aprire una indagine), beh allora ci troveremmo in una situazione simile a quella di oltre trenta anni fa, quando Colin Chapman realizzava delle Lotus velocissime, ma terribilmente pericolose per l'incolumità dei piloti...

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