Una Ferrari da seconda fila, ma con l'incognita Red Bull
Questi sono i valori che sembra aver mostrato il venerdì di Sepang, ma il nuovo asfalto sembra poter rappresentare una variabile importante insieme alle temperature. E la RB12 funziona anche con le gomme hard...
Foto di: XPB Images
Sulla carta il venerdì ferrarista non sembra certo essere tra i peggiori della stagione. Anzi, dati alla mano Vettel e Raikkonen si sono confermati primi degli “altri”, ovvero dietro le due Mercedes, ma soprattutto davanti alle due Red Bull, che sarà il vero obiettivo della Scuderia nelle ultime sei gare del campionato.
Questo è quanto visto nelle simulazioni di qualifica, ma anche dal fronte ‘passo gara’ non sono arrivati riscontri negativi. I piloti hanno però raccontato una giornata un po’ diversa da quella vista nelle cifre, a conferma che poi i numeri non dicono sempre tutto.
“Non è stata una giornata facile – ha spiegato Raikkonen - in entrambe le sessioni non ho avuto un buon feeling con la macchina e sono sorpreso che il tempo sul giro non sia stato così male, malgrado le mie sensazioni fossero lontane da quello che avrei voluto. Il nuovo asfalto è abbastanza simile al vecchio, ma è più liscio e c'è più aderenza. Non ho visto quello che hanno fatto gli avversari, ero concentrato sul mio programma. Ora abbiamo bisogno di sederci assieme e analizzare i dati: c'è del lavoro da fare, ma sono sicuro che per domani possiamo migliorare”. La sorpresa di Raikkonen nel vedere il suo crono, è indicativa di quanto visto nella prima giornata di prove sul rinnovato circuito di Sepang.
La nuova configurazione del tracciato ha cambiato non poco le reazioni delle monoposto, con i piloti che via-radio hanno lamentato quasi all’unanimità problemi di sottosterzo. Le due Ferrari si sono espresse bene nei long-run con gomme hard e soft (le high-workingrange) mentre hanno faticato di più con le medie, “calzate” molto bene dalle Red Bull.
“Credo sia stata una giornata discreta - ha spiegato Vettel - avevamo un bel pò di cose da provare e il passo non mi è sembrato male, almeno stando a quanto mi hanno detto quando ero in macchina. La Mercedes sembra ancora molto forte, sia nei giri veloci che sulla distanza”.
“Quanto a noi – ha proseguito il tedesco - siamo contenti dei riscontri arrivati dalle simulazioni più brevi, ma ancora non sappiamo molto di quanto hanno fatto gli altri in simulazione gara. Penso che ci sia ancora da migliorare, soprattutto per ‘mettere assieme’ la macchina, ma sono sicuro che possiamo trovare ancora qualcosa per domani. Noi puntiamo sempre a vincere, ma al tempo stesso bisogna essere realisti e rendersi conto che non possiamo venire qui e dire subito ‘vinceremo’: ma se c'è una possibilitàdobbiamo essere pronti a coglierla. Il nuovo asfalto sembra migliore, anche se l'ultima curva è un pò insidiosa. Al pomeriggio non ho usato le gomme più dure (che ha invece utilizzato Raikkonen nel primo long-run) ed i migliori riscontri sono arrivati con la soft. Ora dobbiamo vedere a quale strategia puntare per domenica”.
E’ una Ferrari da seconda fila, almeno questo hanno detto i riscontri della prima giornata di prove. Ma la pista in questo weekend sembra essere una variabile molto insidiosa, e capace di cambiare repentinamente i valori in campo. Le alte temperature dell’asfalto (ben 61 gradi ad inizio della FP2), hanno di fatto promosso (anche in casa Mercedes) le mescole soft e medie come quelle che probabilmente vedremo in gara.
Ma resta l’incognita Red Bull, che potrebbe giocare il jolly di saper portare nella giusta finestra di temperatura una mescola che gli avversari faticano ad utilizzare. Per Verstappen e Ricciardo il problema maggiore potrebbe essere la qualifica di domani, ma nel box Red Bull sono già al lavoro sul setup per capire i motivi che non hanno consentito il miglior funzionamento della soft a serbatoi scarichi.
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