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Ufficiale: Giovinazzi sarà il compagno di Raikkonen all'Alfa Romeo Sauber nel 2019

Antonio avrà la sua chance con la squadra di Hinwil, quindi tornerà ad esserci un pilota italiano a tempo pieno sulla griglia di partenza della Formula 1 dopo 7 anni, anche se lo scorso anno il ferrarista aveva già disputato due GP proprio con la Sauber.

Antonio Giovinazzi, Sauber

Antonio Giovinazzi, Sauber

Manuel Goria / Motorsport Images

Antonio Giovinazzi, Sauber C37
Antonio Giovinazzi, Sauber C37
Antonio Giovinazzi, Sauber
Antonio Giovinazzi, Sauber C37
Antonio Giovinazzi, Sauber C37
Antonio Giovinazzi, Sauber
Antonio Giovinazzi, Sauber C37

Dopo sette anni l’Italia tornerà ad avere un pilota titolare nella prossima stagione di Formula 1. L’atteso annuncio è arrivato oggi: Antonio Giovinazzi sarà al via del Mondiale 2019 con il team Sauber, affiancando Kimi Raikkonen. L’accordo era nell’aria da tempo, ma in passato c’erano state diverse occasioni in cui Giovinazzi sembrava essere molto vicino alla meta per poi essere costretto ad accomodarsi in panchina. Ora è tutto ufficiale, e finalmente si è concretizzata la chance meritata sul campo, sia per quanto fatto nelle categorie minori che per la fiducia mostrata nei programmi Ferrari.

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Dopo la promozione di Charles Leclerc al fianco di Sebastian Vettel, il sedile occupato quest’anno dal monegasco si è reso disponibile per Giovinazzi, che avrà l’opportunità di tornare nel team che lo ha fatto esordire nel 2017 disputando i Gran Premi di Australia e Cina. Ma questa volta sarà diverso, perché Antonio potrà preparare la stagione al meglio, senza l’ansia che precede chiamate in extremis e la cronica mancanza di chilometri rispetto agli avversari. Per la prima volta Giovinazzi se la giocherà alla pari, poi sarà la pista a dire la sua.

 

Una bella notizia per Antonio, per l’Italia, ed anche un bel traguardo per il vivaio Ferrari, che conferma la bontà dei suoi programmi in un periodo in cui sia Mercedes che Red Bull (per differenti ragioni) vedono i rispettivi progetti ‘junior’ attraversare delle difficoltà. A Maranello hanno programmato al meglio il futuro dei loro giovani di punta, cosa non proprio semplice, come dimostrano i casi di Esteban Ocon e George Russell.

Per il ventiquattrenne pilota pugliese sarà la chance della vita, poiché troverà una squadra molto diversa rispetto a quella che ha assaggiato nel 2017. La presenza di Raikkonen sarà un riferimento importante, così come la monoposto progettata dal gruppo di lavoro di Simone Resta, che ambisce a un ulteriore salto di qualità dopo la positiva stagione 2018. Sulla carta c’è tutto per far bene, un contesto ideale per crescere ma anche per piazzare qualche stoccata quando si presenterà l’occasione.

Sorride Giovinazzi, ma non è da meno la soddisfazione dell’Italia da corsa, che dal termine della stagione 2011 non aveva più un suo rappresentante in casco e tuta al via del Mondiale di Formula 1. Sono trascorsi molti anni dal ritiro di Jarno Trulli e Vitantonio Liuzzi, e sembrava una maledizione la cronica mancanza di un pilota italiano al via della maggiore serie mondiale per monoposto. Nel 2019 non sarà più così.

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