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Tsunoda: "La difesa su Lewis? Per aiutare Max e la Honda"

Il giapponese dell'AlphaTauri ha spiegato di aver fatto di tutto per rallentare Hamilton così da consentire a Max ed alla Honda di allungare in classifica. La lotta con Lewis è però costata cara a Yuki.

Yuki Tsunoda, AlphaTauri AT02, Lewis Hamilton, Mercedes W12

Yuki Tsunoda, AlphaTauri AT02, Lewis Hamilton, Mercedes W12

Andy Hone / Motorsport Images

Per la terza volta in questa stagione Yuki Tsunoda è riuscito ad accedere in Q3 sfruttando al meglio le Pirelli soft al sabato ed in gara è scattato dall’ottava posizione in griglia.

Il pilota dell’AlphaTauri, partito davanti a Lewis Hamilton a causa delle dieci posizioni di penalità scontate dall’inglese per il cambio dell’unità termica, è riuscito a tenere alle sue spalle il sette volte campione del mondo per qualche giro grazie anche ad una solida difesa, ma all’ottavo passaggio il pilota della Mercedes ha estratto il coniglio dal cilindro con un sorpasso capolavoro all’esterno di curva 3.

Tsunoda, che proprio in quelle fasi ha chiesto troppo alle proprie coperture, è poi finito in testacoda al giro 22 ed ha concluso la gara fuori dalla zona punti.

Al termine della corsa che ha consentito a Max Verstappen di tornare daccapo al vertice della classifica piloti, il portacolori dell’AlphaTauri ha spiegato di essersi difeso con i denti da Hamilton proprio per favorire l’olandese della Red Bull.

"Voglio che Max vinca nell'ultimo anno della Honda in Formula 1, e voglio anche che vinca la Red Bull, quindi ho cercato di bloccare Lewis il più possibile, non so per quanti giri".

"Stavo cercando di risparmiare le gomme e volevo tenerlo dietro per 20 giri. Otto non sono stati sufficienti".

Yuki Tsunoda, AlphaTauri AT02, Lewis Hamilton, Mercedes W12, e Sebastian Vettel, Aston Martin AMR21

Yuki Tsunoda, AlphaTauri AT02, Lewis Hamilton, Mercedes W12, e Sebastian Vettel, Aston Martin AMR21

Photo by: Andy Hone / Motorsport Images

Tsunoda ha chiuso la gara in quattordicesima posizione dopo essere finito in testacoda. Il giapponese, così come fatto da Mazepin e Norris, si è lamentato della scarsa visibilità negli specchietti retrovisori che l’ha tratto in inganno.

“Non riuscivo a vedere nulla a causa dello sporco. Ho pensato che ci fosse una vettura alle mie spalle e ho spinto. Poi mi sono girato”.

“Il testacoda ha rovinato la mia gara. È stato un peccato perché oggi sarei potuto andare a punti”.

Il rammarico per Tsunoda è stato grande anche perché, con il suo errore, la Alpine continua a precedere la AlphaTauri nel Costruttori con un margine di 15 punti.

“Oggi avevamo una opportunità per portare a casa molti punti rispetto ai nostri rivali diretti”.

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