Tost: "Le F.1 2017 sono molto costose, valuteremo gli sviluppi"
Il team principal della Toro Rosso punta al quinto posto nel Costruttori. Tost vede Mercedes grande favorita seguita da Ferrari, Red Bull e Williams: "Poi ci sarà un trio formato da noi, Force India e Renault. E conterà azzeccare le evoluzioni...".
Foto di: XPB Images
La Toro Rosso è a caccia di una sua identità. Negli anni è diventata un punto fermo del Circus, ma secondo alcuni addetti ai lavori, forse troppo fermo. Perché quel quinto posto nella classifica Costruttori che ad inizio stagione sembra sempre un traguardo a portata di mano, per tanti e differenti motivi non arriva.
Quando sono stati tolti i veli sulle monoposto di Formula 1 2017, la Toro Rosso è stata tra quelle che hanno strappato più consensi. Poi sono arrivati i test di Barcellona, e qualche problema di troppo che di fatto ha limitato il chilometraggio del team di Faenza.
Cosa attendersi da una stagione che sembra comunque partire con dei buoni presupposti? Alla vigilia della partenza per Melbourne ne abbiamo parlato con il team principal, Franz Tost.
Dai complimenti per una vettura aggressiva ai problemi che vi hanno costretto ai box molto più del previsto. A che punto è la Toro Rosso alla vigilia della prima gara stagionale?
“Non parliamo di test frustranti, perché di chilometri ne abbiamo comunque fatti riuscendo a familiarizzare con la monoposto. Naturalmente avremmo potuto percorrere più giri, ma questo fa parte del gioco. Io preferisco fare meno chilometraggio nei test a patto che poi a Melbourne le monoposto si confermino affidabili”.
Credete di aver messo alle spalle le noie di Barcellona?
“Lo spero. Nei test abbiamo avuto un paio di problemi di affidabilità, ma quando si porta in pista una monoposto completamente nuova, non è così facile per le squadre più piccole, come la nostra, perché abbiamo la metà o un terzo del personale dei top-team. Ma credo che sia stato fatto un buon lavoro, ho osservato a Barcellona la nostra monoposto in pista, e mi sembra un progetto nato bene. Credo e spero che si possa lottare per il quinto posto nel Mondiale Costruttori”.
Che idea si è fatta delle gerarchie in campo?
“Vedo attualmente Mercedes davanti, chiaramente davanti. Credo che potrebbero anche giocare un po’, e non mostrare subito il loro potenziale. Ma la Ferrari, per quanto ho potuto vedere, ha fatto un lavoro fantastico, sembrano anche loro molto competitivi. Credo che se la giocheranno con la Red Bull. Poi vedo la Williams, e subito dopo un gruppo formato da Force India, Toro Rosso e Renault. Non so che cosa stia succedendo in McLaren. Fino ad ora ho visto delle difficoltà sia sul fronte affidabilità, che su quello delle prestazioni”.
Torniamo alla STR12, la vostra nuova monoposto. Ha destato molta curiosità la sospensione anteriore praticamente identica a quella della Mercedes...
“Non ho idea del motivo che ci ha portato ad avere delle sospensioni così simili. Probabilmente i due gruppi di aerodinamici si sono mossi nella stessa direzione, sembra proprio una filosofia simile. Ma francamente non mi interessa, basta che funzioni, questo è ciò che conta. E fino ad ora, devo dire, sono abbastanza contento della soluzione”.
Quando si parte da zero con un nuovo regolamento tecnico, la programmazione degli sviluppi è un passaggio cruciale. Toro Rosso ha già varato gli aggiornamenti a stagione in corso?
“Quest'anno il programma di sviluppo sarà estremamente costoso, ma noi come Toro Rosso non potremo permettersi di portare novità in ogni weekend di gara. Semplicemente non abbiamo a disposizione le risorse finanziarie, quindi dovremo essere molto attenti nel valutare ciò che ci può garantire il maggior progresso".
"Le squadre che dispongono di budget maggiori avranno un vantaggio nei confronti degli avversari, ma questa è la Formula 1, è sempre stata così. Credo che le monoposto nella fase finale del campionato saranno molto più veloci delle attuali. Per i piloti sarà molto impegnativo”.
Al di là degli sviluppi, quanto ha inciso il nuovo regolamento tecnico sulle casse di un team come la Toro Rosso?
“Tutto è molto più costoso. Basta confrontare le sospensioni, che sono state riprogettate per gestire forze molto più elevate delle precedenti. Il prezzo di questa componente è salito del venti per cento, ma non ho ancora del tutto chiaro quanto è aumentata nel complesso la vettura. Sono calcoli definitivi che faremo in breve tempo, ma sono certo che il nostro ufficio finanziario mi dirà che la nuova monoposto è stata molto più costosa dei preventivi che avevamo fatto”.
Si dice nel paddock che il vostro direttore tecnico James Key abbia le valigie pronte…
“Come si può vedere è impegnato sul progetto STR12, la nostra nuova macchina. Ha un contratto con la Toro Rosso, e quando questo contratto si avvicinerà alla scadenza, vedremo quello che potremo fare. Ovviamente non posso dirvi quando il termine del contratto in vigore, ed io spero che James rimanga a lungo con noi”.
Dopo tanto tempo avrete a disposizione due piloti con una certa esperienza come Sainz e Kvyat. E’ un vantaggio per la squadra?
“Cambia molto, perché quando si lavora con un rookie, non bisogna dare nulla per scontato, dalla preparazione, all’alimentazione, ai viaggi e a tanti altri aspetti. Poi c’è la conoscenza deLle piste, perché se si va a Melbourne con un esordiente è completamente diverso rispetto ad andarci con un pilota alla terza o quarta esperienza. Sanno già tutto, non dobbiamo parlare con loro pensando ad ogni minimo dettaglio che potrebbe aiutare a fare un buon weekend di gara. Da questo punto di vista si tratta di un grande vantaggio, ma comunque Toro Rosso è una squadra che ha nel suo Dna la responsabilità di preparare i giovani piloti ad una futura esperienza in Red Bull”.
Hanno partecipato all'intervista anche Jonathan Noble e Oleg Karpov
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