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Toscana in campagna elettorale: Mugello candidato alla F1

Il sindaco di Scarperia e San Piero, Ignesti ha lanciato la candidatura del Mugello per organizzare un GP al posto della Cina. L'idea supporrata da Nardella, sindaco della città metropolitana di Firenze, è lodevole ma sembra solo una mossa pre elettorale per sostenere la ricandidatura di Giani alla Regione.

Dettaglio del circuito del Mugello

Foto di: Alex Galli

Dopo Imola, il Mugello. Le piste italiane vengono candidate a sostituire il GP della Cina nel calendario del mondiale di F1. Se il sogno emiliano era partito da Uberto Selvatico Estense, presidente di Formula Imola, la società di gestione dell’Enzo e Dino Ferrari, quello toscano è spinto dal sindaco di Scarperia e San Piero, Federico Ignesti.

“Avere un GP di F1 presso il circuito internazionale del Mugello – ha detto il Sindaco - sarebbe uno straordinario evento e dunque un’incomparabile occasione di promozione e valorizzazione del territorio con un’eco mondiale. Un’inimmaginabile opportunità per il turismo e l’economia locale nonché un’immensa vetrina internazionale”.

In un’intervista a Radio Sportiva il primo cittadino ha lanciato la candidatura del Mugello per sostituire la gara di Shanghai che si doveva disputare il 19 aprile e che è stata spostata a data da destinarsi per l'epidemia di Coronavirus.

Il 5 marzo ci sarà un incontro al Ministero dello Sport per aprire la pratica spinta anche da Dario Nardella, sindaco della città metropolitana di Firenze e dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani che saranno nella Capitale per proporre la candidatura di Firenze e Bologna alle Olimpiadi 2032.

“Firenze e Ferrari sono un'accoppiata mondiale nel segno della bellezza, dell'italianità e dell'eccellenza e la presenza del circuito del Mugello apre a straordinarie opportunità – ha spiegato il sindaco metropolitano Dario Nardella - Una gara di F1 al Mugello rappresenterebbe un elemento in grado di rafforzare la valorizzazione e promozione di tutto il territorio metropolitano, con il suo scrigno pieno di tesori d'arte, di paesaggio, di attività artigianali e agroalimentari”.

L’intenzione è ammirevole, ma molto campata per aria visto che il virus, purtroppo, si è diffuso anche da noi. Tanto che la stessa Ferrari, proprietaria dell’impianto del Mugello non sarebbe stata nemmeno informata dell’iniziativa dei politici locali. La senzazione è che sia solo una mossa elettorale, ora che la Toscana è entrata in una fase da campagna per la conferma di Eugenio Giani. Peccato...

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