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Toro Rosso: se Sainz e Kvyat vanno via, su chi scommette?

Per la prima volta la Toro Rosso potrebbe trovarsi nella condizione di "pescare" i giovani talenti al di fuori della sua orbita, visto che Gasly non sta entusiasmando in GP2. Si potrebbe aprire la porta di Faenza per il nostro Giovinazzi?

Max Verstappen, Red Bull Racing and Daniil Kvyat, Scuderia Toro Rosso

Max Verstappen, Red Bull Racing and Daniil Kvyat, Scuderia Toro Rosso

Red Bull Content Pool

(Da Sx a Dx): Daniil Kvyat, Scuderia Toro Rosso con il compagno di squadra Carlos Sainz Jr., Scuderi
(Da Sx a Dx): Carlos Sainz Jr., Scuderia Toro Rosso con il Dr Helmut Marko, Consulente Red Bull Moto
Carlos Sainz Jr., Scuderia Toro Rosso STR11
Carlos Sainz Jr., Scuderia Toro Rosso con i media
Il vincitore della gara Antonio Giovinazzi, PREMA Racing
Daniil Kvyat, Scuderia Toro Rosso
Second place Pierre Gasly, PREMA Racing congratulates Race winner Antonio Giovinazzi, PREMA Racing
Pierre Gasly, Prema Racing
Sérgio Sette Câmara, Motopark Dallara F312 - Volkswagen

A dieci anni dalla sua nascita, il progetto Toro Rosso si potrebbe trovare ad affrontare nei prossimi mesi una situazione inedita. Quando il boss della Red Bull, Dieter Mateschitz e il suo braccio destro nei programmi Motorsport, Helmut Marko, decisero di rilevare la Minardi, l’obiettivo era chiaro: creare uno junior team in grado di formare e valutare i migliori talenti del vivaio al fine di selezionare piloti idonei alla promozione in Red Bull.

L’obiettivo è stato raggiunto con Sebastian Vettel, Daniel Ricciardo, Daniil Kvyat e Max Verstappen. In altri 5 casi (Liuzzi, Speed, Alguersuari, Buemi e Vergne) il percorso non ha raggiunto lo scopo finale.

Nello storico c’è anche il nome di Sebastian Bourdais, che nel 2008 e per metà 2009 venne ingaggiato dal team dopo i successi nella Champ Car statunitense. Ma parliamo di un eccezione che per età ed esperienza non era certo considerabile un pilota junior.

Quest’anno la conferma di Ricciardo e Verstappen in Red Bull (almeno fino al termine del 2018) ha cambiato molto lo scenario degli obiettivi Toro Rosso.

Per due anni le porte del team maggiore sono di fatto chiuse, e questo ha demoralizzato molto sia Carlos Sainz jr. che il retrocesso Daniil Kvyat, entrambi a caccia di alternative.

Kvyat sembra non avere molte chance di restare nel team, mentre Sainz (anche se Marko lo vorrebbe trattenere) è intenzionato a cambiare aria. A questo punto è lecito porsi la domanda: ma chi correrà in Toro Rosso nel 2017? Nel vivaio Red Bull una volta c’era l’imbarazzo della scelta, ma i tempi sono cambiati.

Al momento solo Pierre Gasly sembra essere su un percorso che può portarlo all’esordio nel prossimo Mondiale, ma il francese nel suo secondo anno in GP2 finora ha alternato buone performance a weekend sotto tono.

E se anche Gasly convincerà Marko di meritare la promozione, qualora Sainz lasciasse la squadra ci sarebbe comunque un sedile da assegnare. E la Red Bull potrebbe essere costretta a sondare il mercato… ordinario, ovvero al di fuori del portafoglio dei giovani già contrattualizzati dal programma junior.

I prossimi test di Silverstone vedranno al volante della STR11 Sergio Sette Camara, ma il diciottenne brasiliano non sta certo stupendo nella serie Europea di Formula 3 dove è a caccia ancora del primo successo. Ed in più è molto lontano dai 40 punti necessari per ottenere la superlicenza.

Sono in tanti i piloti a sperare in un piano alternativo della Toro Rosso, sia chi è già in Formula 1, come nel caso di Felipe Nasr, fino a molti giovani che militano nelle categoria minori.

Un addetto ai lavori la domenica sera di Baku ha buttato li una considerazione tutt’altro che fantasiosa: "Se questo Giovinazzi continuerà a mettersi dietro Gasly non è da escludere che a Marko possa venirgli qualche idea".

Al momento sono solo supposizioni scambiate a cena, ma sono parecchi i piloti a sperare in una chance che negli ultimi dieci anni è stata esclusivamente riservata a chi era già contrattualizzato dalla Red Bull. I tempi cambiano...

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