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Toro Rosso: scelto Albon grazie all'appoggio della Red Bull thailandese

Sarà Alexander Albon ad affiancare Daniil Kvyat come pilota della Toro Rosso nel 2019: il pilota inglese che ha anche il passaporto thailandese sarà ufficializzato ad Abu Dhabi. Oltre a possedere la Superlicenza, dispone del supporto economico della filiale di Bangkok.

Alexander Albon, Nissan e.Dams

Alexander Albon, Nissan e.Dams

Alastair Staley / Motorsport Images

Pierre Gasly, Scuderia Toro Rosso STR13
Conferenza stampa: Alexander Albon, DAMS
Dr Helmut Marko, Consulente Red Bull Motorsport
Alexander Albon, DAMS
Alexander Albon, Nissan eDams

La Toro Rosso ha deciso. Sarà Alexander Albon ad affiancare Danill Kvyat nel Mondiale di Formula 1 2019. L’annuncio ufficiale è previsto prima del Gran Premio di Abu Dhabi, quando arriverà l’okay in merito alla risoluzione del contratto che legava il pilota alla Nissan per il programma Formula E 2018/2019.

Albon, ventiduenne nato a Londra, ha doppio passaporto, con papà inglese (ex pilota di gare turismo) e mamma thailandese.

La Thailandia ha un rapporto molto stretto con il mondo Red Bull, poiché ad ideare la formula della bevanda energetica che ha creato l’impero di Dieter Mateschitz è stato proprio un tailandese, Chaleo Yoovidhya, e da qui la popolarità di cui il brand Red Bull gode nel paese asiatico.

E proprio dalla Thailandia sarebbe arrivata la spinta finale per l’approdo di Albon in Toro Rosso, la porta d’ingresso nel mondo Red Bull, con un contributo economico assicurato dalla filiale nazionale.

A giocare a favore del pilota attualmente secondo nel campionato Formula 2, è stata anche la disponibilità della superlicenza, ovvero ciò che ha fermato Dan Ticktum, il pupillo di Helmut Marko bloccato proprio dalla mancanza dei fatidici 40 punti necessari per ottenere la ‘patente’ dalla FIA.

Albon è anche una vecchia conoscenza del vivaio Red Bull Junior, essendo stato selezionato nel 2012, ma scaricato alla fine di quella stagione per mancanza di risultati al termine di un fallimentare campionato di Formula Renault 2.0.

In un momento in cui Marko sembra attingere all’album dei ricordi (Hartley e Kvyat gli ultimi richiamati) anche Albon conferma che il super-consulente austriaco non si fa problemi a tornare sui suoi passi in mancanza di nomi freschi che il vivaio attuale fa fatica a sfornare.

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