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Toro Rosso 2018: Gasly è già confermato e Hartley quasi

Se per il pilota francese si attende solo l'ufficializzazione da parte del team di Faenza, per Brandon bisognerà aspettare le due gare finali prima di avere un responso definitivo, anche se Marko è intenzionato a rilanciare il neozelandese.

Pierre Gasly, Scuderia Toro Rosso STR12

Sutton Motorsport Images

Pierre Gasly, Scuderia Toro Rosso STR12
Pierre Gasly, Scuderia Toro Rosso stopped on track in FP3
Pierre Gasly, Scuderia Toro Rosso and Marco Matassa, Scuderia Toro Rosso Race Engineer
Brendon Hartley, Scuderia Toro Rosso on the drivers parade
Brendon Hartley, Scuderia Toro Rosso

La Toro Rosso ha definito i punti fermi per la stagione 2018. Dopo la conferma della motorizzazione Honda, la squadra di Faenza ha definito anche la line-up dei piloti che saranno al via del prossimo Mondiale.

Mancano ancora gli annunci ufficiali, ma la presenza di Pierre Gasly nel campionato 2018 è cosa fatta. Il pilota francese assicura la continuità dell’operato di Helmut Marko sul fronte Junior Team, e dietro Gasly il vivaio di casa Red Bull non offre altri nomi ‘caldi’ pronti all’esordio nel Circus.

Proprio per questo motivo dopo il divorzio con Daniil Kvyat, Helmut Marko ha dovuto attingere dall’album dei… bocciati, ripescando il nome di Brendon Hartley (scaricato a metà 2010) per sostituire il russo.

E proprio Hartley, a caccia di un sedile dopo la chiusura del programma Porsche in LMP1, ha davanti a sé la chance della vita, ovvero un programma 2018 a tempo pieno in Formula 1 (a 27 anni) al volante di quella Toro Rosso sulla quale è arrivato senza alcun preavviso nel Gran Premio degli Stati Uniti.

A giocare a favore di Hartley è l’assenza della Toro Rosso dal mercato per assegnare gli ultimi volanti disponibili per il prossimo Mondiale, visto che non risultato trattative con Pascal Wehrlein e Marcus Ericsson, entrambi a caccia di alternative vista l’aria poco rassicurante (soprattutto per il tedesco) in casa Sauber.

Per Hartley i weekend di San Paolo ed Abu Dhabi saranno il percorso verso una conferma a dir poco insperata solo un paio di mesi fa, basterà non commettere errori macroscopici.

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