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Top 10: le monoposto più brutte ad aver vinto un GP di F1

Motorsport.com ha prodotto questa Top 10: abbiamo discusso sulle monoposto più brutte che hanno vinto almeno una gara in F1. Voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti!

Michael Schumacher, Benetton B191B Ford

Foto di: Ercole Colombo

In Formula 1 ci sono state un sacco di monoposto brutte. In alcune stagioni sono state prodotte una serie di vetture discutibili, disegnate anche da regolamenti tecnici che hanno portato i team ad adottare linee esteticamente lontane dall'oggettiva bellezza. Vengono in mente le figure "falliche" utilizzate nella stagione 2014.

Eppure la maggior parte delle macchine che vincono in F1 sono risultate molto gradevoli all'occhio. Alcune di queste, ad esempio, possono addirittura essere considerate molto belle.

In parte è dovuto al fatto che alcune stranezze presentate nel corso degli anni su monoposto vincenti siano state frutto di progetti affinati e ordinati. "Se sembra giusto, allora è giusto".

Ma, a volte, monoposto vincenti sono state ben lontane dal poter essere definite belle. Non abbiamo preso in considerazione auto discutibili dal punto di vista estetico e non vincenti come la McLaren Mp4/10 del 1995 o la Ensign N179 del 1979, ma vetture che sono riuscite a vincere almeno un GP in Formula 1.

E, no, la March 711 non ha vinto un gran premio...

10. Ferrari 625

Anni: 1954-55

Vittorie nel Mondiale: 2

Jose Froilan Gonzalez, Ferrari 625

Jose Froilan Gonzalez, Ferrari 625

Photo by: Motorsport Images

Non c'è niente di particolarmente sbagliato nel look della Ferrari 625, ma può essere catalogata come una delle monoposto più anonime della Scuderia di Maranello. Si trattava sostanzialmente del modello 500, che aveva dominato l'era delle F2 nel Mondiale, dotata di un motore a 4 cilindri da 2.5 litri ingrandito per il nuovo regolamento di F1 entrato in vigore dal 1954.

Con pochi soldi, la Ferrari faticò a mettere in campo vetture adatte alla nuova formula - corse con la 553, la 555 e la 625 per tutto il 1954-55 - e riuscì a tornare davvero in vetta solo quando ereditò la D50 dalla Lancia e la Mercedes si ritirò dalla F1. Ma la 625 ebbe due grandi giornate che la resero vincente e, dunque, eleggibile per la nostra Top 10.

La prima vittoria è arrivata grazie a José Froilan Gonzalez, che riuscì a battere gli avversari nel GP d'Inghilterra del 1954 a Silverstone. La seconda, invece, fu firmata da Maurice Trintignant che si aggiudicò la vittoria nel GP di Monaco del 1955 dopo che le veloci Mercedes W196 furono costrette al ritiro e Alberto Ascari finì in acqua con la sua D50.

9. Tyrrell 011B

Anno: 1983

Vittorie nel Mondiale: 1

Danny Sullivan, Tyrrell 011

Danny Sullivan, Tyrrell 011

Photo by: Sutton Images

La Tyrrell produceva spesso monoposto dall'aspetto insolito. La 006 di jackie Stewart, vincitrice del titolo del 1973, era più che bella. Lo stesso si potrebbe dire della P34 a 6 ruote.

Nel 1982 i team equipaggiati dal Cosworth DFV dovevano fare i conti con l'arrivo dei turbo. L'originale 011 prodotta dalla Tyrrell non era la monoposto migliore del lotto, ma Michele Alboreto riuscì a portarla alla vittoria nel GP di chiusura della stagione e lo fece in grande stile.

Ma è la versione del 1983 a portare la monoposto in questa lista. Le regole tecniche, ampiamente modificate per l'imposizione dei fondi piatti e la messa al bando delle minigonne, chiesero ampie modifiche che portarono alla creazione della versione B.

La 011 rivista e guidata da Alboreto e Danny Sullivan fu competitiva raramente. Il suo problema estetico più grosso era probabilmente dovuto al naso. A dire la verità al via del Mondiale 1983 di vetture esteticamente interessanti ve n'erano davvero poche, ma tutte queste non riuscirono a portare a casa vittorie.

Una combinazione di strategia senza pit stop e problemi d'affidabilità alle vetture di punta, in particolare la Brabham di Nelson Piquet, portò in testa la Tyrrell con Alboreto al volante. Il successo fu il numero 155 e ultimo nel Mondiale di F1 per i motori DFV.

8. Williams FW09

Anni: 1983-84

Vittorie nel Mondiale: 1

Keke Rosberg, Williams FW09 Honda

Keke Rosberg, Williams FW09 Honda

Photo by: Motorsport Images

Un'altra monoposto che presentava un muso brutto e davvero goffo - vero e proprio tema in questa Top 10 - era la Williams FW09, il primo modello del team di Grove dotata di un propulsore turbocompresso. Il telaio faticò ad affrontare la brutale erogazione della potenza del motore V6 prodotto e preparato da Honda. Inoltre, si rivelò anche inaffidabile.

Nel caldo e torrido GP di Dallas del 1984, tuttavia, riuscì a reggere. Mentre altre auto dovettero ritirarsi o rallentare il loro incedere per incappare in rotture di diversa natura, Keke Rosberg riuscì a mantenere la testa della corsa.

La FW09 non riuscì a firmare altri punti nel corso della stagione nonostante la riprogettazione di diversi componenti, tra cui le fiancate. Questa, però, diede la prima vittoria in F1 a Honda dal 1967. Per questo motivo è stata eleggibile per entrare in questa lista.

7. Ferrari F310 (versione a muso alto)

Anno: 1996

Vittorie nel Mondiale: 2

Michael Schumacher, Ferrari

Michael Schumacher, Ferrari

Photo by: Ercole Colombo

L'originale versione a muso basso della Ferrari F310 non poteva essere considerata esattamente una bellezza. Le strane pance, che apparivano particolarmente goffe. Eppure, quella monoposto sarà ricordata per sempre per aver dato la prima vittoria in Ferrari a Michael Schumacher, a Barcellona, sotto il diluvio.

La versione a muso alto, che prese il posto di quella a muso basso a partire dal Gran Premio del Canada - ottavo GP della stagione - è riuscita addirittura a essere considerata peggiore della versione precedente. La versione a muso alto non era a livello della Williams FW18 a livello di prestazioni, ma Michael Schumacher riuscì in qualche modo a centrare due grandi successi arrivati in Belgio e in Italia.

Schumacher, il compagno di squadra Eddie Irvine, ma anche il progettista John Barnard, non erano affatto felici della monoposto, anche perché piuttosto inaffidabile. Il motore V10 di Schumacher riuscì addirittura a rompersi nel giro di formazione del GP di Francia, gara in cui il tedesco aveva centrato la pole il giorno prima.

6. Cooper T43

Anni: 1957-58

Vittorie nel Mondiale: 1

Jack Brabham, Cooper T43-Climax

Jack Brabham, Cooper T43-Climax

Photo by: Motorsport Images

Questa è quasi certamente la monoposto più importante della nostra Top 10. Grazie a Stirling Moss la Cooper T43 è stata la prima monoposto a motore centrale a vincere una gara valevole per il campionato Mondiale di F1, superando Ferrari e Maserati nel GP d'Argentina del 1958.

Sostanzialmente si trattava di una vettura di F2 con un motore Climax FPF da 2 litri. La piccola T43 riuscì in qualche modo a fare un exploit, perché era ancora costretta a vedersela con monoposto a motore anteriore, ma più proporzionate e bilanciate.

La T45, che Trintignant utilizzò per vincere il GP di Monaco del 1958, era molto simile, così come la T51, vincitrice del doppio titolo con il motore Climax da 2,5 litri. Ma non poteva certo essere definita come una delle monoposto più eleganti dal punto di vista estetico.

5. Benetton B192

Anno: 1992

Vittorie nel Mondiale: 1

Michael Schumacher, Benetton B191B Ford

Michael Schumacher, Benetton B191B Ford

Photo by: Ercole Colombo

Diverse Benetton progettate nella prima parte degli anni 90 avrebbero potuto far parte di questa Top 10, ma abbiamo scelto la B192 perché è stata la prima Benetton a mso alto, contribuendo a stabilire una tendenza che ha reso le monoposto di F1 generalmente meno attraenti per diversi anni.

La B192 è significativa perché è stata la prima monoposto a essere pensata e progettata dal duo Ross Brown - Rory Byrne, senza contare che a pilotarla sarebbe stato Michael Schumacher, che avrebbe ottenuto tanto successo sia con il team diretto da Flavio Briatore che con la Ferrari.

Questa monoposto non aveva i sofisticati ausili per il pilota come le sospensioni attive o il controllo di trazione di cui invece disponeva la Williams FW14B, una vettura molto più bella che, l'anno precedente, riuscì a dominare la stagione. la monoposto aveva però un buon telaio e questo aiutò il team a chiudere a soli 8 punti dalla McLaren, che finì per occupare il secondo posto nel Mondiale Costruttori.

Schumacher fu protagonista, conquistando la prima delle sue 91 vittorie in Formula 1 in un GP dalle condizioni mutevoli, sulla strepitosa pista di Spa-Francorchamps. Michael si tolse inoltre la soddisfazione di fare meglio nel Mondiale di Ayrton Senna, classificandosi alle spalle del duo Williams formato da Nigel Mansell e Riccardo Patrese.

Dopo un inizio di stagione travagliato, anche Martin Brundle riuscì a ottenere buone performance, centrando 5 podi che andarono a sommarsi agli 8 di Schumacher. Con il senno di poi, l'ingombrante B192 è stata un buon indicatore di come la Benetton si stava tramutando in una vera forza. Purtroppo ha anche dato una visione di come sarebbero state molte future monoposto di F1.

 4. Mercedes W196 (Versione a ruote scoperte)

Anni: 1954-55

Vittorie nel Mondiale: 6

Stirling Moss, Mercedes Benz W196

Stirling Moss, Mercedes Benz W196

Photo by: Motorsport Images

Si tratta di una scelta controversa perché la W196 era davvero un superbo pezzo d'ingegneria e rimane leggendaria. Tra di noi c'è stato forte disaccordo in questa scelta, ma questa vettura si confronta con le principali rivali, la classica Maserati 250F e la caratteristica Lancia D50...

La W196 si presentava inizialmente con una bella carrozzeria aerodinamica con cui vinse i GP di Francia e Italia del 1954, ma anche il GP d'Italia del 1955. Tutte gare in cui era necessaria la velocità di punta. Ma la vettura non era certo facile da controllare in curva e la variante a ruote scoperte fu la preferita del 5 volte iridato Juan Manuel Fangio.

Questa versione vinse 6 gare del Mondiale, aiutando Fangio a conquistare il suo secondo titolo iridato. Fu anche artefice del clamoroso poker della Mercedes al GP di Gran Bretagna del 1955.

Il motore 8 cilindri in linea, con le sue valvole desmodromiche e l'iniezione meccanica, era a suo modo un'opera d'arte. Per l'epoca una monoposto potente e affidabile. Ma esteticamente la W196 non era alla pari con le rivali italiane, che però sconfiggeva regolarmente.

 3. Cooper T81

anni: 1966-68

Vittorie nel Mondiale: 2

Jo Stiffert, Cooper T81 Dutch

Jo Stiffert, Cooper T81 Dutch

Photo by: David Phipps

L'ultima Cooper a vincere un GP non fu così esteticamente sgradevole come poteva apparire. Il motore Maserati, un V12 provato sulla 250F del decennio precedente, sembrava quasi fuoriuscire dal retrotreno ma, nella stagione 1966 in cui solo la Brabham si era fatta valere per il passaggio dal 1,5 litri al 3 litri, la T81 - completa di muso aperto - divenne competitiva.

Jochen Rindt arrivò costantemente a punti, centrando un un secondo posto nel GP del Belgio prima che il campione del mondo del 1964 John Surtees si unisse al team dopo l'addio alla Ferrari.

Al GP di Germania Surtees riuscì a centrare un ottimo secondo posto e poi a vincere in Messico dopo aver riportato alla pole la Cooper dopo ben 5 anni dall'ultima. Tra una vittoria e l'altra avrebbe potuto vincere il GP degli Stati Uniti se non avesse perso socì tanto tempo a litigare con Peter Arundell mentre tentava di doppiare la Lotus.

Surtees se ne andò all'inizio del 1967, ma la nuova recluta Pedro Rodriguez vinse il primo round a Kyalami in una vera e propria gara a eliminazione. In seguito altre monoposto, in particolare la Lorus 49 con motore Cosworth DFV, divennero più competitive. ma la Cooper riuscì comunque a firmare un buon terzo posto nel Mondiale Costruttori.

 =1. Ferrari F2012

Anno: 2012

Vittorie nel Mondiale: 3

Fernando Alonso, Ferrari

Fernando Alonso, Ferrari

Photo by: Rainier Ehrhardt

 =1. Williams FW34

Anno: 2012

Vittorie nel Mondiale: 1

Pastor Maldonado, Williams FW34

Pastor Maldonado, Williams FW34

Photo by: Sutton Images

Normalmente non ci piace dare giudizi a pari merito, ma questi due vincitori della nostra Top 10 delle monoposto più brutte della storia della F1 ad aver vinto almeno un GP erano difficili da separare.

Le nuove regole tecniche del Mondiale 2012, fissarono un'altezza massima del muso, portando così a disegni a dir poco orrendi. "Una macchina è brutta quando non ha chance di vincere", disse il capo progettista della Ferrari, Nikolas Tombazis, quando venne presentata la F2012. Un parere condivisibile da parte dell'uomo che progettò quella vettura.

Entrambe le vetture in questione avevano i piloni di supporto delle ali anteriori incredibilmente lunghi, creando una sorta di bocca spalancata nella parte anteriore.

La Ferrari aveva una livrea migliore, ma la Williams aveva un cofano motore più lineare. Entrambe sono state superate da altre monoposto in fatto di prestazioni, su una griglia che - va detto - non era certo piena di vetture meravigliose.

La Ferrari, delle due, era la monoposto migliore. Specialmente nelle mani di Fernando Alonso, il quale riscì a ottenere i risultati migliori: 3 vittorie. Di queste ricordiamo specialmente la strepitosa rimonta al GP d'Europa di Valencia in cui centrò la vittoria dopo essere partito 11esimo. In quella stagione Fernando perse il titolo per pochi punti, battuto di un soffio da Sebastian Vettel.

La FW34, guidata da Pastor Maldonado e Bruno Senna, portò la Williams a ottenere solo l'ottavo posto nel Mondiale Costruttori. Ma in una delle giornate più clamorose della storia recente della F1, Maldonado riuscì a tenere i nervi saldi abbastanza a lungo da battere Alonso e vincere il GP di Spagna, in quella che a oggi è l'ultimo successo della Williams in F1.

Il regolamento di F1, cambiato nel 2014, creò musi orrendi nel 2014. Questo avrebbe potuto produrre una monoposto vincitrice, capace di battere non di poco le due che invece hanno trionfato. Fortunatamente la Mercedes W05 e la Red Bull RB10 contribuirono a impedire che la McLaren Mp4-29, la Toro Rosso STR9 o la Williams FW36 cogliessero delle vittorie facendole divenire di diritto le vincitrici della nostra Top 10.

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