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Todt: "Schumacher, campione di umiltà, sta ancora lottando!"

Il presidente della FIA, all'evento nel quale sono stati inseriti nella Hall of Fame della Federazione i campioni del mondo di F.1, ha voluto ricordare la figura del tedesco che è stato rappresentato a Parigi da Sabine Kehm.

Il vincitore della gara Michael Schumacher, Ferrari festeggia sul podio con il boss del team Jean Todt

LAT Images

Jean Todt, Presidente FIA
Michael Schumacher, Ferrari F2001
Foto di gruppo dei piloti
Il vincitore Michael Schumacher, Ferrari F310B e Jean Todt abbracciano Eddie Irvine, Ferrari F310B
Michael Schumacher, Ferrari

Fra i campioni del mondo che sono stati inseriti nella Hall of Fame della FIA non mancava solo Lewis Hamilton. L’assenza del quattro volte campione del mondo che ha deciso di disertare i più tradizionali appuntamenti di fine stagione, è passata in secondo piano rispetto all’impossibilità di essere all’evento parigino di Michael Schumacher, il campione tedesco che ha subito un grave incidente sugli nel dicembre 2013 sulle nevi di Meribel, in Svizzera, e sta ancora lottando per un recupero dai tempi lentissimi.

Jean Todt, oggi presidente della FIA, ha voluto ricordare la figura del sette volte iridato e grande amico: “Ci manca Michael. È lì, sta ancora combattendo”.

Il francese ha avuto parole di elogio per Schumi…
“Michael è una persona molto speciale, lo è per il mondo dei motori, lo è per me, è un vero amico e continua a lottare per riprendersi”.

Per sottolineare quale fosse il vero carattere del tedesco, visto da molti come un duro, Jean Todt ha raccontato un aneddoto dell’epoca che i due avevano condiviso alla Ferrari:

“Stava per iniziare la stagione 2001 e timidamente Michael, nonostante fosse campione del mondo, mi chiese: ‘Mi permettete di effettuare un test a Fiorano per assicurarmi di essere ancora in grado di guidare?’. Era un ragazzo piuttosto timido, perché è un ragazzo timido. Sembra arrogante ma non lo è affatto…”.

"Insomma voleva dimostrare a sé stesso di essere sempre al 100%. Michael era sempre pieno di dubbi, che fosse un buon pilota o meno. Ha fatto i suoi test, e ovviamente non era parso affatto male…".

Alla cerimonia dalla Fia che si è svolta lunedì, Schumacher è stato rappresentato dalla storica portavoce Sabine Kehm:
“L’assenza di Michael si è davvero sentita. Sono solo una povera sostituta. Sappiamo tutti che Michael dovrebbe essere qui, sono sicura che gli sarebbe piaciuto esserci”.

"Ha sempre avuto il massimo rispetto per tutti i campioni che si trovano in questa sala. Si sentirebbe onorato farne parte. E so anche quanto Michael sia un grande amico di Jean”.

Todt ha fatto affiorare dalla memoria un altro ricordo legato a Schumi...

"Ricordo che nel 2000, dopo 21 anni, la Ferrari è tornata ad essere campione con Michael. Mentre lo stavo accompagnando al podio gli avevo detto: la nostra vita non sarà più la stessa. Chiaramente quel giorno a Suzuka, è stato il momento più forte della mia carriera”.

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