Todt: "F1 deve progettare vetture adatte anche alla pioggia"
La prossima generazione di vetture di Formula 1 deve essere progettata per correre sotto alla pioggia ed evitare la ripetizione di quanto accaduto in occasione del Gran Premio del Belgio: questo è un punto fermo per il presidente della FIA Jean Todt.
Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images
La gara del mese scorso a Spa-Francorchamps è stata interrotta dopo soli tre giri alle spalle della Safety Car a causa della pioggia, che non permetteva alle monoposto di gareggiare in sicurezza.
Tra gli alti livelli di deportanza generati dalle vetture e gli pneumatici più larghi, lo spray che viene generato in caso di pioggia rende la visibilità nulla o quasi.
Todt pensa che la questione debba essere affrontata in futuro e ritiene che quando arriverà la prossima grande revisione dei regolamenti - molto probabilmente in coincidenza con l'arrivo delle nuove power unit dal 2025 - le gare sul bagnato sono un aspetto che dovrà essere prese in considerazione.
"In molti hanno criticato ciò che è stato deciso a Spa, ma cosa sarebbe successo se, dopo la partenza, avessimo avuto un incidente con 10 auto con dei piloti feriti o peggio", ha spiegato Todt.
"Saremmo stati massacrati. E anche senza feriti saremmo stati criticati. Per i regolamenti del 2025, dobbiamo pensare ad avere vetture che possano essere guidate anche sotto la pioggia".
"Vi ricordate Lauda al Fuji nel 1976? È stato l'unico dei piloti a rinunciare a correre sotto alla pioggia. Oggi, ogni pilota la pensa come Lauda allora".
Lewis Hamilton, Mercedes W12, Daniel Ricciardo, McLaren MCL35M, in the pit lane
Photo by: Steve Etherington / Motorsport Images
Quanto accaduto in Belgio ha causato parecchie polemiche, soprattutto per il modo in cui è stato assegnato un punteggio dimezzato, nonostante il fatto che non sia stato completato neppure un giro di gara vera e propria.
Il boss del DTM, Gerhard Berger, ritiene che la Formula 1 debba fare una scelta: o non corre in caso di pioggia o va avanti in ogni caso, quali che siano le condizioni. Ma la situazione attuale, che è a metà strada, non giova a nessuno.
"Non capisco per niente questa situazione, ad essere onesti", ha detto a proposito della gara di Spa.
"La mia opinione è: devi decidere in anticipo se vuoi avere gare sotto alla pioggia o no. In America (sugli ovali) hanno deciso di non avere gare sul bagnato: va bene così, perché lo sanno tutti".
"Ma la Formula 1 le ha sempre fatte e anche noi corriamo sotto alla pioggia nel DTM. Il motorsport è pericoloso e sì, è difficile in termini di visibilità, ma se si decide a favore delle gare sul bagnato, allora è ciò che si deve affrontare".
"Quando è scivoloso o quando c'è molta acqua, devi solo ridurre la velocità. Questo fa parte del gioco".
"Forse alla fine le condizioni erano molto brutte a Spa, ma all'inizio non ho visto alcun motivo per cui non ci dovesse essere una gara sul bagnato".
"Le partenze dietro la safety car sono la stessa cosa per me. Non sono d'accordo. Si dovrebbero avere partenze da fermo, anche sotto alla pioggia. Per me, è meno pericoloso perché ti avvicini alla prima curva con meno velocità. Con una partenza lanciata hai più acqua e meno visibilità".
"Basta fare due giri dietro la safety car e poi fare una partenza da fermo".
Informazioni aggiuntive di Franco Nugnes e Ronald Vording.
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.
Top Comments