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Todt avvisa Vettel: "Conseguenze molto gravi se sbaglierà ancora"

Il presidente della FIA ha parlato per la prima volta dopo le scuse del ferrarista all'incontro di Parigi, dal quale è uscito senza sanzioni aggiuntive per l'incidente di Baku con Lewis Hamilton.

Sebastian Vettel, Ferrari and Jean Todt, FIA President

Foto di: Sutton Motorsport Images

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 e Sebastian Vettel, Ferrari
Jean Todt, FIA President
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Jean Todt, FIA President, Pierre Fillon, ACO President, Chase Carey, CEO FOM
Sebastian Vettel, Ferrari, Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 e Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 parlan
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, Sebastian Vettel, Ferrari

Il presidente della FIA Jean Todt, presente a Zeltweg per il Gran Premio d’Austria, ha parlato per la prima volta del "caso Vettel". Dopo essere stato convocato da Todt nella sede FIA di Parigi, il ferrarista si è scusato pubblicamente per il suo comportamento nel Gran Premio di Azerbaijan, e non ci sono state ulteriori sanzioni in aggiunta a quelle scontate in gara a Baku.

Il presidente della FIA ha però confermato che per Vettel non ci saranno più sconti: "Sebastian ha avuto diversi avvertimenti molto chiari. E non ce ne saranno altri, quindi non deve succedere altro. Se così fosse, allora le conseguenze sarebbero molto gravi".

Todt ha poi spiegato come è maturata la decisione di non intervenire con ulteriori sanzioni in merito al "fattaccio" di Baku. "Spetta al presidente della FIA decidere se deve un pilota deve o meno presentarsi davanti al Tribunale Internazionale – ha spiegato a Sky Sport – abbiamo ovviamente considerato anche ciò che è avvenuto lo scorso anno nel Gran Premio del Messico, anche se l’infrazione è stato di tipo differente, ed abbiamo visto che Sebastian è un grande pilota ma a volte non in grado di mantenere il controllo come dovrebbe".

"Ho lavorato in passato con molti piloti, e bisogna imparare a interpretare bene quanto avviene. Questo non significa che si debba concedere loro il diritto di fare qualsiasi cosa, ma bisogna anche tentare di capirli. È facile prendere decisioni o giudicare stando seduti dietro una scrivania, ma bisogna anche accettare che gli esseri umani possano avere delle emozioni" ha concluso.

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