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Test Pirelli F1: Vettel tocca il fondo (due volte), ma comanda. Bottas tiene "in panchina" Ocon

Il ferrarista ha commesso diverse sbavature, ma è stato il più veloce nella prima giornata ad Abu Dhabi, precedendo un Bottas molto attivo, che domani non vuole cedere la Mercedes ad Ocon. Le prime risposte dalle gomme 2019 sono positive, perché non richiedono stravolgimenti.

Sebastian Vettel, Ferrari SF71H

Zak Mauger / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF71H
Sebastian Vettel, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF71H
Sebastian Vettel, Ferrari
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W09
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W09
Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1 W09
Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1 W09
Lance Stroll, Racing Point Force India VJM11
Lance Stroll, Racing Point Force India VJM11
Kimi Raikkonen, Sauber C37
La Sauber C37 di Kimi Raikkonen, viene riportata in pitlane con un camion
George Russell, Williams FW41

L’abito è ancora quello utilizzato nelle 21 gara della stagione appena completata, ma le scarpe sono già quelle del 2019. La prima giornata di test Pirelli è stata completata oggi ad Abu Dhabi con una mole enorme di dati ricavati al termine di vere e proprie maratone: Gran Premi simulati, ovvero 55 giri con uno o due pit-stop, e giri veloci con carichi di benzina ridotti per comparare la resa delle mescole più morbide in simulazioni di qualifica.

In cima alla classifica dei tempi ha concluso Sebastian Vettel, curiosamente il pilota che ha completato meno giri tra coloro che hanno disputato l’intera giornata di test: solo 67. Il tedesco ha ottenuto il miglior crono di giornata (1’36”812 con hypersoft 2018), un tempo a due secondi dalla pole position conquistata sabato da Lewis Hamilton. Ma non era la prestazione cronometrica l’obiettivo delle prove, quanto la comparazione delle mescole per valutare attentamente cosa cambierà nel 2019.

È stata comunque una giornata non lineare quella di Vettel. Al mattino è salito una prima volta su uno dei discussi cordoli del circuito di Yas Marina, danneggiando il fondo. Dopo una veloce riparazione Seb è tornato in pista ma è finito contro le barriere della curva 1 rompendo l’ala posteriore. Altro stop, dopo il quale il ferrarista ha ottenuto il miglior tempo ma incappando poi in un nuovo errore (altro passaggio su un cordolo) che ha messo fuori uso definitivamente il fondo. A quel punto la SF71H è rimasta ferma nei box più a lungo, rientrano in pista solo nei quindici giri finali.

Tutto come da programma invece in casa Mercedes. Valtteri Bottas ha completato in anticipo il programma di lavoro, circa 30 minuti prima della bandiera a scacchi, ottenendo il secondo tempo di giornata (1’37”231) utilizzando il “Compound 5”, ovvero la mescola hypersoft 2019. In generale i piloti hanno confermato un comportamento molto simile tra le gomme 2018 e quelle che saranno utilizzate il prossimo anno, con una maggiore resistenza al surriscaldamento, una caratteristica mirata al contenimento del temuto blistering. Nessuno ha confermato di aver dovuto cambiare lo stile di guida per adattarsi alle nuove gomme, sia nel long-run che nelle simulazioni di qualifica.

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Nonostante i 120 giri percorsi, Bottas ha deciso di proseguire i test anche nella giornata di domani, una scelta che ha deluso (ma in modo ben mascherato) Esteban Ocon, arrivato nel box Mercedes nel pomeriggio per prepararsi all’eventuale chiamata della squadra. “Sarà per la prossima volta”, ha commentato il francese. Il team gli ha però chiesto di essere in pista nella giornata di domani, perché esiste ancora la possibilità di completare qualche run se Bottas terminerà in anticipo il programma. Valtteri tra l’altro è stato anche l’unico pilota ad utilizzare il casco 2019, realizzato secondo le ultime specifiche definite dalla FIA in tema di resistenza all’urto.

Tra i sorrisi più accentuati al termine della prima delle due giornate di test c’è indubbiamente Lance Stroll. Il canadese ha completato il battesimo al volante della Force India salendo sulla monoposto nel pomeriggio, e ha ottenuto il terzo tempo assoluto (1’37”415 con hypersoft 2018). Dopo aver percorso il primo giro lanciato con la VJM11 Stroll è tornato ai box entusiasta. “Altra storia”, ha sussurrato, riferendosi al confronto con la Williams guidata fino a domenica. È stato feeling immediato, per la felicità del padre Lawrence che quattro mesi fa ha deciso di acquistare il team. Stroll ha completato 56 giri, integrando il programma di lavoro di Sergio Perez in mattinata (67 giri e quinto tempo con hypersoft 2019).

Ovviamente molta attenzione è stata dedicata all’esordio di Kimi Raikkonen in Sauber. "Iceman", in tuta bianca, ha completato 102 giri raccogliendo informazioni soprattutto in configurazione gara. Nel finale di giornata la Sauber del finlandese si è ammutolita in pista per un problema idraulico, anticipando il termine del programma di lavoro. Domani Raikkonen passerà la staffetta a Giovinazzi, così come Sean Gelael (oggi ben 150 giri per l’indonesiano) a Daniil Kvyat sulla Toro Rosso.

Senza inconvenienti anche la giornata in casa Williams, con George Russell e Robert Kubica che si sono alternati al volante. Non molti i giri complessivi (32 per il polacco, dieci in più per il campione Formula 2) a causa di una power unit vicina al termine del suo chilometraggio limite. Kubica ha chiuso in nona posizione, precedendo proprio il compagno di squadra (0”243 tra i due, entrambi con hypersoft 2019). Domani programma invertito tra i due, con il polacco in pista al mattino mentre Russell chiuderà nel pomeriggio.

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