Test Pirelli al Ricard: domani girerà Wehrlein sulla Mercedes con le rain
Prosegue il lavoro di sviluppo della Pirelli con le gomme larghe per il 2017: domani e mercoledì la Mercedes sarà in pista al Castellet con la W06 Hybrid muletto per provare le gomme full wet e intermediate. Al volante ci sarà ancora Wehrlein.
Foto di: Daimler AG
La Mercedes torna in pista domani per la sua seconda sessione di test con le gomme larghe 2017 che la Pirelli sta sperimentando in vista del prossimo anno. La W06 Hybrid, modificata nell’aerodinamica per favorire un sensibile aumento del carico verticale, sarà di scena mercoledì e giovedì al Paul Ricard.
La squadra di Brackley, che aveva già girato per tre giorni a Le Castellet con il collaudatore Pascal Wehrlein dal 6 all’8 settembre con le gomme slick, si dedicherà ora agli pneumatici rain: full wet e intermediate. Per l’occasione il tracciato francese sarà bagnato artificialmente per permettere ai tecnici diretti da Paul Hembery di contare su un manto con un costante livello di acqua.
Per questo appuntamento era atteso il debutto di uno dei piloti ufficiali della Mercedes, ma alla fine il team della Stella ha preferito proseguire l’attività con Pascal Wehrlein, il terzo pilota della Mercedes che è stato prestato alla Manor.
Si tratta del secondo collaudo con le coperture da bagnato: il primo era stato svolto il 1 e 2 agosto dalla Ferrari sulla pista di casa di Fiorano con Sebastian Vettel e Esteban Gutierrez come piloti.
La Casa milanese porterà al Ricard coperture evolute che sono il frutto degli sviluppi di agosto, anche se non sono ancora da considerarsi una prefigurazione delle gomme che effettivamente saranno usate nel 2017, dal momento che le monoposto che sono state schierate in pista finora da Mercedes, Ferrari e Red Bull Racing, mostrano delle evidenti carenze di carico aerodinamico.
La FIA ha posto dei seri vincoli regolamentari nello sviluppo delle vetture 2015 muletto, per evitare che i tre top team possano trarre utili informazioni per la progettazione delle monoposto larghe del 2017, ma l’effetto è che non si riescono a raggiungere i target di carico che le squadre stesse hanno indicato come obiettivo per la prossima stagione.
Non si possono montare ali più grandi perché l’effetto sarebbe solo quello di aumentare il drag, vale a dire la resistenza all’avanzamento, mentre sarebbe necessario lavorare di più sul corpo vettura. Insomma, quella che doveva essere un esercizio facile si sta dimostrando più difficile del previsto, rendendo più complicato il lavoro della Pirelli che riesce a trarre solo delle informazioni parziali da questi test in pista…
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