Test Hungaroring, Day 2: Vettel davanti, stupiscono Norris e Kubica

La Ferrari chiude la due giorni di test all'Hungaroring avendo sempre dominato la graduatoria dei tempi: ieri era stato Charles Leclerc al debutto con la SF70H a svettare, mentre oggi sono bastate un paio di ore per vedere Sebastian Vettel davanti a tutti con il tempo di 1'17"124. Il tedesco ha avuto modo di apprezzare alcune novità che la squadra di Maranello ha approntato per le prossime piste veloci e il quattro volte campione del mondo è parso molto soddisfatto del materiale che gli è stato messo a disposizione.

"Oggi non c’era molto tempo a disposizione, ma abbiamo provato alcune cose, e la sensazione è stata positiva” ha chiosato Seb prima di lasciare il volante a Kimi Raikkonen che non ha avuto la possibilità di sparare il suo tempo in condizione da qualifica perché ben tre bandiere rosso hanno interrotto l'ultima ora (la prima è stata causata sa Daniil Kvyat, la seconda per togliere dei detriti in pista e la terza per un'uscita finale di George Russell).

E come Iceman anche tutti gli altri non hanno potuto cercare la migliore prestazione con la Ultrasoft. La seconda giornata magiara ha messo due piloti in evidenza su tutti: Lando Norris, 17 anni, capace con la McLaren di incunearsi fra le due Rosse. L'inglese è riuscito a fare meglio di due decimi di un certo Fernando Alonso che il suo tempo lo aveva ottenuto in Q3 sabato pomeriggio.

E' vero che Lando è arrivato a 1'17"385 con la mescola Ultrasoft che non era nella disponibilità del weekend di gara, ma il giovane talento era al debutto sulla MCL32! La Formula 1 ha trovato un nuovo fenomeno? Lo scopriremo più avanti, sta di fatto che Norris ha messo insieme 91 giri che hanno permesso ai tecnici di McLaren e Honda di raccogliere informazioni che saranno preziose per sviluppare la macchina per la seconda parte della stagione.

In quarta posizione troviamo Robert Kubica: il polacco con la Renault R.S:17 ha fatto un figurone perché ha sommato 142 giri (pari a due GP) e nel suo giro veloce di 1'18"572 ottenuto con un treno di Ultrasoft non aveva la T-wing montata sul cofano e aveva un certo quantitativo di benzina nel serbatoio, per cui non ha certo avuto la macchina in condizione da qualifica. Eppure il polacco ha dimostrato che la sue tempra non è cambiata, perché è arrivato ad un solo decimo dal tempo con il quale Jolyon Palmer si è qualificato 11esimo nel GP di domenica.

La prima risposta che la Renault ha avuto è che Robert Kubica può firmare anche un contratto da pilota titolare perché anche se è stato lontano dalla F.1 per più di sei anni è riapparso nel Circus in perfetta forma.

Robert, che è poco indulgente con se stesso, non è parso troppo soddisfatto della percorrenza nella chicane dove la menomazione alla mano gli ha fatto perdere più tempo di quanto pensasse. Ma l'approccio con le macchine 2017 dell'era ibrida che sono certamente le più impegnative degli ultimi anni è stato molto positivo: Robert Kubica è ancora un pilota in grado di fare la sua bella figura nel Circus per cui risentireno parlare di lui nel paddock ora che è tornato...

Carlos Sainz e Daniil Kvyat hanno messo la Toro Rosso al quinto e sesto posto: i tecnici di Faenza cercavano delle conferme sull'affidabilità del motore Renault in particolare sul turbo che si era rotto ieri.

Nel derby in Force India fra Luca Auser e Mikita Mazepin l'ha spuntata il nipote di Gerhard Berger che ha prevalso di quattro decimi sul russo. Fra i due piloti della "rosa" si è infilato George Russell: dal 18enne inglese ci si aspettava qualcosa di più. Quando gli hanno messo la W08 in versione da qualifica ha causato l'ultima bandiera rossa. Non ha entusiasmato, ma ha avuto il merito di riportare in pista l'Halo bella versione rivista e corretta, in vista dell'adozione obbligatoria sulle monoposto 2018.

Pierre Gasly con la Red Bull ha lavorato sulla durata: i 107 giri percorsi testimoniano che la RB13 potrà utilizzare la MGU-K alleggerita che si è vista in questa sessione.

Gran lavoro per Luca Ghiotto al debutto sulla Williams: il pilota di Arzigliano è stato colui che ha fatto più strada sommando ben 161 giri in un giorno e se li aggiungiamo ai 138 percorsi ieri da Lance Stroll, la squadra torna a casa con una mole di dati utile a promuovere il nuovo retrotreno con la trasmissione in carbonio in luogo di quella in alluminio che è più rigida e leggera e la sospensione posteriore rivista.

Completano la lista Santino Ferrucci senza infamia e senza lode sulla Haas e Nobuharu Matsushita che ha vinto un "giro di giostra" sulla Sauber, pur essendo consapevole che la rottura del contratto fra il team svizzero e la Honda non gli permetterà di avere altre opportunità con il team di Hinwil. E ora tutti in vacanza...