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Ferrari: per Binotto la SF1000 non merita la sufficienza!

Il team principal ricusa chi sostiene che la Scuderia abbia fatto pretattica nei test invernali. Mattia sostiene che la Rossa sia migliorata nel lento, ma è peggiorata sul veloce. Bene la gestione dei test, male le prestazioni. Adesso a Maranello analizzeranno i dati per scoprire quanto dipendono dal drag o dal motore.

Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11, precede Charles Leclerc, Ferrari SF1000

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Ci è o ci fa? Nelle due settimane che ci separano dalle qualifiche di Melbourne (oggi diventate più probabili dopo le informazioni confermate da Chase Carey) il dibattito è destinato a restare aperto.

Il soggetto è la Ferrari, l’attore protagonista Mattia Binotto. Il team principal del Cavallino ha il dono della credibilità, se lo dice ci si crede, e nell’incontro con i media avuto oggi nel paddock di Barcellona ha più volte sottolineato che nei sei giorni di prove sul circuito di Catalunya non ci sono stati bluff.

“Non credo che saremo in grado di vincere in Australia – ha spiegato Binotto - ovviamente ogni squadra ha i suoi problemi, alcuni sono alle prese con l’affidabilità (riferimento neanche tanto velato alla Mercedes?) altri con mancanza di prestazioni, poi in un weekend di gara può anche succedere qualcosa di imprevisto. Ma oggi non siamo abbastanza veloci per puntare a vincere. C’è chi sostiene che bluffiamo? Onestamente non so cosa pensano o dicono fuori dal nostro box, da parte mia posso ribadire che conosco la nostra situazione”.

Binotto non si è sottratto ad una domanda che di solito viene schivata in modo più o meno chiaro, ovvero dare un voto al lavoro svolto nei test, un giudizio che disegna il quadro della situazione Ferrari in vista di Melbourne.
“Se devo giudicare il programma di lavoro svolto direi ‘8’, ma sul fronte della performance siamo a ‘6’”.

Poco dopo, rispondendo ad una domanda simile, il team principal ha limato un pò quest’ultima valutazione.

“Probabilmente avrei dovuto togliere qualcosina a quel 6… Negli ultimi due giorni di prove, ci siamo concentrati al mattino sulla simulazione di qualifica e nel pomeriggio ai long-run. Abbiamo completato una simulazione di gara completa, compresi i giri di pre-griglia, la partenza e tutto il resto. Sulla lunga distanza il gap nei confronti degli avversari di vertice è minore rispetto a quello che abbiamo visto nella simulazione di qualifica, e dobbiamo ancora capire bene i motivi che portano a questa differenza”.

Oggi Leclerc ha confermato che sul passo gara la Ferrari non è da prima posizione (confermando quanto detto da Binotto) ma non paga un gap irrecuperabile, per perfomance e costanza, a conferma che la SF1000 non andrà sul dritto ma in quanto a carico e gestione gomma è un passo avanti rispetto alla monoposto 2019.

Ma c’è molto da fare e su diversi fronti: “Non credo che ci sia un'unica area in cui dobbiamo concentrarci ma diverse, incluse power unit e assetto,” ha confermato Binotto.

Leclerc ha completato la gara con il setup utilizzato prima della pausa pranzo per la simulazione di qualifica, ed è ciò di cui aveva bisogno la squadra per raccogliere dati che saranno analizzati nei prossimi giorni a Maranello.

L’impressione è che Binotto non stia nascondendo nulla che attualmente sia in suo possesso, ma probabilmente ha le idee chiare su cosa arriverà, in tempi più o meno brevi.

La SF1000 oggi è questa, ma non è detto che sarà così a Melbourne e soprattutto a Zandvoort, sede della quarta gara stagionale se non ci saranno cancellazioni e rinvii dei Gran Premi precedenti.
“Credo che i concetti del progetto SF1000 siano corretti – ha ribadito Binotto - siamo contenti, ma non siamo altrettanto contenti delle prestazioni che finora abbiamo verificato”.

Certo, non passa inosservata la dichiarazione in merito al potenziale che si aspetta dalla SF1000 nelle prime tappe stagionali, ed a quel punto è lecito chiedere al team principal del Cavallino quando si attende di poter lottare per la vittoria: “È troppo presto per dirlo. Dobbiamo tornare a casa e esaminare tutti i dati raccolti questi giorni, capire quali sono i nostri limiti attuali e quindi vedremo dove saremo in Australia”. Appuntamento a Melbourne...

Mattia Binotto, Team Principal Ferrari
Charles Leclerc, Ferrari SF1000, fa un pit stop
Charles Leclerc, Ferrari al muretto dei box
Charles Leclerc, Ferrari SF1000
Charles Leclerc, Ferrari SF1000
Charles Leclerc, Ferrari SF1000, fa un pit stop
Ferrari SF1000 il volante di Charles Leclerc
Charles Leclerc, Ferrari SF1000
Charles Leclerc, Ferrari in garage
Charles Leclerc, Ferrari SF1000
Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11, precede Charles Leclerc, Ferrari SF1000
Meccanici della Ferrari lavorano sulla Ferrari SF1000 di Charles Leclerc
Charles Leclerc, Ferrari
Charles Leclerc, Ferrari SF1000, fa un pit stop
Charles Leclerc, Ferrari SF1000
Charles Leclerc, Ferrari SF1000
Mattia Binotto, Team Principal Ferrari, e Sebastien Vettel, Ferrari
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