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Ferrari mistero rosso: Binotto già rimanda la vittoria

La prima posizione di Vettel nella seconda giornata di test a Barcellona non deve trarre in inganno: la SF1000 è stata la più veloce, ma la prestazione del tedesco non è stata esaltante. Seb ha dato la colpa alla pista non gommata e al vento, ma la Racing Point di Stroll è a meno di tre decimi con gomme più dure di due mescole.

Sebastian Vettel, Ferrari SF1000 testacoda

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

Più che chiarirsi i dubbi, si infittiscono i misteri. La Ferrari ha iniziato oggi a Montmelò il suo programma ‘performance’, la SF1000 (nelle mani di Sebastian Vettel) è scesa in pista per simulazioni di qualifica e long-run, con una notevole mole di lavoro sul setup mirato alla ricerca della prestazione.

Prendendo in mano la classifica di giornata la prima valutazione che emerge è la prima posizione di Vettel (non era mai accaduto in questi test), il che può far pensare che tutto sia andato nel migliore dei modi per gli uomini in rosso.

Così dicono i numeri, ma spostando la prospettiva emergono anche altre chiavi di lettura, che illuminano i riscontri con una luce diversa. Vettel occupa sì la prima posizione, ma nonostante l’utilizzo della gomma C5 (la mescola più morbida della gamma Pirelli) Seb non è sceso oltre il crono di 1’16”841, ovvero un tempo di 0”101 più veloce di quello realizzato ventiquattr’ore prima da Robert Kubica con l’Alfa Romeo.

Entrambi in simulazione di qualifica, entrambi al termine della sessione del mattino. Ma ci sono altre variabili da tenere in considerazione: la pioggia caduta nella notte ha pulito la pista, ovvero ha rimosso grossa parte della gomma depositatasi nei giorni precedenti, ed un vento fastidioso non ha facilitato il lavoro di chi oggi era in pista, due aspetti che Vettel ha sottolineato molto nel commentare i riscontri di giornata.

Per dare un riferimento sulle simulazioni di qualifica più performanti di questi test, la scorsa settimana Valtteri Bottas (con gomma C5) si è spinto a 1’15”732, ovvero oltre un secondo più rapido del crono di Vettel. Giorni diversi, condizioni non identiche, ma resta un gap che al momento non ci consegna una Ferrari che promette battaglia.

Erano invece identiche (a quelle di Vettel) le condizioni nelle quali Lance Stroll ha ottenuto il terzo tempo di giornata, a 0”277 dalla Ferrari, ma utilizzando gomme C3.

Roba da togliere il sonno a chi vuole provare a definire una scala gerarchica dei valori in campo. La Racing Point davanti alla Ferrari? Troppo strano per essere vero, anche se andando a raschiare il colore rosa della monoposto di Stroll dovesse emergere il grigio della Mercedes W10.

Binotto rimanda l’appuntamento con la vittoria

“Penso che se confrontiamo la velocità della nostra monoposto attuale con quella della passata stagione siamo sicuramente molto più veloci in curva e più lenti sui rettilinei, ed è ciò che ci aspettavamo. È sufficiente questo per essere i più veloce in assoluto? No, quindi significa che la velocità complessiva della macchina non è ancora sufficiente per essere in grado di puntare alla vittoria all’inizio di stagione”.

Non ci sono giri di parole, nella dichiarazione di Mattia Binotto. La SF1000 vista finora non è certamente al suo meglio, ma resta il fatto che tra poco si partirà (forse) per Melbourne, e non si possono trasformare delle monoposto di Formula 1 in pochi giorni. Probabilmente se oggi arrivasse la conferma dell’annullamento della trasferta australiana sarebbe una notizia gradita non poco dai tecnici di Maranello.

“Nei giorni scorsi abbiamo anticipato che non siamo sufficientemente veloci – ha proseguito Binotto – guardando il ritmo della simulazione di gara (della Mercedes), è vero che oggi Hamilton ha avuto un problema, ma se guardiamo il suo stint iniziale la velocità che ha confermato è stata impressionante. Le nostre simulazioni non sono state di certo le più veloci, ma la stagione che ci aspetta è molto lunga, quindi completiamo il test, vediamo domani come andrà la giornata con Charles e proseguiamo a lavorare”.

Vettel e il vento

Comprensibile, invece, che Seb abbia cercato di tirare il freno.
“Quella di oggi è stata una giornata positiva per il numero di giri che siamo riusciti a fare, ma non credo che i tempi odierni siano significativi poiché dei cinque giorni di prove affrontati questo è stato senza dubbio quello nel quale la pista era nelle condizioni peggiori. A causa della pioggia caduta nella notte l’asfalto ha perso tutta la gommatura delle sessioni precedenti e inoltre il vento ha cominciato a soffiare molto forte fin dal mattino presto rendendo difficile la guida".

"Credo che abbiamo fatto un buon lavoro, anche se ci siamo concentrati molto su noi stessi senza cercare troppo i tempi. I veri livelli li vedremo solo a Melbourne, o forse nemmeno lì dal momento che quella pista ha caratteristiche molto particolari. Tutto sommato sono soddisfatto di questi test”.

Domani si tireranno le somme finali, con le ultime otto ore di prove che vedranno in pista Leclerc. Un po' tutti nel paddock si augurano che il vento conceda una tregua, non è prevista pioggia ma un sole primaverile. È l’ultimo esame per capire qualcosa in più al termine di un test che non ha lesinato sorprese. Qualcuno si ostina a credere che la Ferrari stia giocando a nascondino, ma giorno dopo giorno l’ipotesi diventa sempre meno credibile trasformandosi in un atto di fede.

Sebastian Vettel, Ferrari SF1000
Il motore della Ferrari SF1000, Sebastian Vettel
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000 testacoda
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000 testacoda
Sebastian Vettel, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000 testacoda
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000
Sebastian Vettel, Ferrari SF1000
Detail of Sebastian Vettel's Ferrari SF1000
Dettagli del brake duct di Sebastian Vettel, Ferrari SF1000
Sebastian Vettel, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari
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