Test aerodinamici: Ferrari, Mercedes e Red Bull montano i rastrelli
Le tre squadre top hanno montato sulle rispettive monoposto dei sensori per raccogliere dei dati aerodinamici che saranno utili a definire la macchina 2018: la Ferrari lavora sulla scia della ruota posteriore. Mercedes e Red Bull su quella anteriore.
Ferrari SF70H con dei sensori posteriori
Giorgio Piola
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
La prima sessione di prove libere del GP di Abu Dhabi sarà dedicata, come è consueto nel turno di apertura del venerdì, alle prove aerodinamiche che diverse squadre effettuano per effettuare una comparazione di dati con quelli che di galleria del vento e del simulatore. In questo caso si tratterà di un lavoro finalizzato al prossimo anno, visto che quello di Yas Marina è l’ultimo appuntamento della stagione 2017.
Non deve sorprendere, quindi, che si assista ad un “riarmo” dei tre top team: Mercedes, Ferrari e Red Bull in azione per portare a casa preziose informazioni da trasferire alla monoposto del prossimo anno.
È curioso notare il fatto che le squadre scandagliano aree diverse della monoposto: la Ferrari, per esempio, ha montato un rastrello di sensori dietro alla ruota posteriore sinistra: gli aerodinamici del Cavallino stanno analizzando come ripulire la scia dietro alla ruota posteriore, tenuto conto che sulla SF70H di Kimi Raikkonen hanno montato un nuovo diffusore che mostra un disegno molto simile a quello della Red Bull, la squadra regina nello sfruttamento dell’assetto Rake.
La Mercedes, sopra, ha puntato l’attenzione dei suoi tecnici sulle turbolenze che vengono generate dalla ruota anteriore e vogliono studiare la generazione dei vortici atti a ridurre questo fenomeno negativo per cui hanno optato per montare il reticolo con i tubi di pitot fra le ruote anteriore e le pance.
La Red Bull è in linea con le scelte della squadra di Brackley e ha montato un rastrello particolarmente grande su entrambi i lati della RB13: è interessante l’accuratezza di queste installazioni che vengono specificatamente seguite e sviluppate da un gruppo di tecnici dedicati.
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