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Test Abu Dhabi, Pirelli: gomme da 18" promosse. Risolto il graining

Mario Isola, responsabile car racing di Pirelli, ha fatto il punto su quanto visto nei test di Yas Marina riguardo le gomme da 18", quelle definitive che saranno usate nel Mondiale 2022 di Formula 1.

Carlos Sainz Jr., Ferrari SF90 Mule

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Terminati i due giorni di test di fine stagione della Formula 1 disputati poche ore fa a Yas Marina, per Pirelli è tempo dei primi bilanci. I team hanno avuto modo di utilizzare e provare le versioni definitive delle 5 mescole che la Casa milanese proporrà nel Mondiale 2022.

Un cambiamento radicale rispetto al passato - ormai si sa - è legato al fatto che le gomme ospiteranno cerchi da 18 pollici, mandando in pensione dopo decenni quelli da 13 pollici. Le squadre hanno potuto apprezzare le caratteristiche delle mescole già omologate per il prossimo anno.

Il miglior tempo della due giorni ottenuto con queste gomme è stato ottenuto da Lando Norris, al volante della mule car McLaren, in 1'25"809. Un dato importante che Pirelli ha fornito dopo i test è legato alle pressioni delle gomme da 18", mutate nel corso dei test.

 

Durante le prove Pirelli ha potuto notare dei graining sulle gomme causato anche dalla natura (aerodinamica e meccanica) delle mule car e, così, ha deciso di abbassare i psi delle gomme anteriori, portandolo da 21,5 a 20,0. 1,5 psi in meno ha ridotto notevolmente il fenomeno del graining e del conseguente sottosterzo, mentre la pressione delle gomme posteriori è rimasta a 17,5, dunque immutata dall'inizio alla fine.

Con il cambiamento di pressione delle gomme anteriori, Pirelli ha suggerito ai team di cambiare le temperature delle termocoperte, portandole tutte a 70°, mentre prima erano indicate a 100 gradi per l'anteriore e 80 per il posteriore.

Al termine dei due giorni di test, Mario Isola, responsabile car racing di Pirelli, ha fatto il punto su quanto visto sulle gomme da 18" a Yas Marina.

"Siamo soddisfatti di come si sono svolte queste due giornate di test e del comportamento dei nuovi pneumatici da 18 pollici. Con oggi si è definitivamente chiuso un percorso di sviluppo iniziato nel 2019 che ci ha portato ad avere un prodotto e una gamma mescole completamente nuovi per il 2022. Nella prima giornata abbiamo osservato un po' di graining sui pneumatici anteriori, in particolare sulle mescole più morbide (che sono state anche quelle più utilizzate in virtù delle caratteristiche della pista), che ha generato sottosterzo".

"Dopo l'analisi dei dati del primo giorno, abbiamo visto che era possibile ridurre la pressione dell'anteriore di 1,5 psi, e questo ha migliorato la situazione in particolare per la mescola C3. Ma dobbiamo tenere presente che sono state utilizzate delle mule car e che l'obiettivo del test era quello di offrire l'opportunità ai team di raccogliere dati utili da poter analizzare nella pausa invernale".

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"I veri valori in campo potremo vederli solo nei test di inizio stagione quando i nuovi pneumatici verranno utilizzati con le monoposto 2022 che hanno un pacchetto aerodinamico completamente diverso, freni nuovi e prevedono l'utilizzo dei copri cerchio. Sulla base delle ultime simulazioni ricevute dai team, le vetture 2022 dovrebbero essere 5 decimi più lente rispetto alle attuali, un gap che molto probabilmente verrà colmato entro la fine della prossima stagione".

"Nel 2022 avremo comunque 25 giornate di test che ci permetteranno, qualora fosse necessario, di affinare il prodotto per la stagione successiva. Non ci resta che attendere di vedere i nuovi pneumatici da 18 pollici in azione con le nuove monoposto", ha concluso Isola.

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