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Terminati i lavori, Spa-Francorchamps riapre a gare e pubblico

Il tracciato delle Ardenne è pronto per ospitare di nuovo le gare di auto e anche la 24h di moto con i nuovi asfalti e vie di fuga, mentre per gli spettatori ci sono tribune e infrastrutture migliorate grazie ad un investimento di 25 milioni di euro che porterà ulteriori novità in futuro.

La nuova tribuna di Spa-Francorchamps

Foto di: Circuito Spa-Francorchamps

Sono finalmente terminati i lavori di ristrutturazione e ammodernamento del circuito di Spa-Francorchamps, che ha ufficialmente aperto i battenti il 16 marzo con i primi eventi motoristici della stagione 2022.

Dopo un inverno dove avevamo documentato ampiamenti le operazioni di ruspe ed operai dentro e fuori pista, il tracciato delle Ardenne può dirsi pronto per ora, in attesa di ulteriori messe a punto e novità in arrivo per il prossimo anno.

25 milioni di euro è l'ammontare dell'investimento che è stato fatto per poter arrivare ad ospitare non solo Formula 1, FIA WEC e gare GT come la celebre 24h che si terrà a luglio, ma anche la primissima 24h di Moto del FIM EWC, in un calendario composto da 26 fine settimana di attività ed oltre 150 giorni di apertura al pubblico per i cosiddetti 'track days'.

Oltre alle messe a nuovo dell'asfalto e delle vie di fuga in alcune parti del circuito (La Source, Raidillon e Speaker's Corner), è stata installata una grande tribuna sulla curva dell'Eau Rouge/Raidillon e sistemate le strade d'accesso per migliorare l'ingresso/uscita dei visitatori, che nel prossimo futuro godranno anche di nuovi impianti audio, servizi igienici e un paddock più moderno.

I lavori sulla pista di Spa-Francorchamps

I lavori sulla pista di Spa-Francorchamps

Photo by: Circuit Spa-Francorchamps

"I lavori che si sono svolti durante tutto l'inverno hanno portato ad un tracciato identico per il 2022, ma con una sicurezza rafforzata - spiega Melchior Wathelet, Presidente del CDA di Spa - La nostra pista è stata oggetto di vari adattamenti per ricevere la doppia approvazione della FIA per le competizioni motoristiche e il Grado C della FIM per le competizioni motociclistiche. Infine, una nuova tribuna è stata costruita in cima a una delle curve più famose del mondo".

L'AD, Amaury Bertholomé, ha aggiunto: "Questi lavori rappresentano, in cifre, oltre alle nostre squadre, 250 persone che hanno lavorato per 5 mesi, un centinaio di macchine, più di 30 imprese, in gran parte locali, la cui competenza e professionalità sono da sottolineare. Stiamo parlando di un sacco di lavoro in un lasso di tempo molto breve: rinnovamento di tutti i canali di scolo, nuove vie di fuga con ghiaia, riasfaltatura di alcune parti della pista e costruzione di una tribuna nuova di zecca in cima al Raidillon: 4.600 posti, aree di accoglienza e una vista mozzafiato".

"Sarà accessibile al pubblico per il FIA WEC all'inizio di maggio, mentre le nuove terrazze sulla discesa de La Source verso il Raidillon saranno pronte per il 2023. Sono felice di poter accogliere nuovamente i nostri fan in condizioni normali e celebrare i nostri sport motoristici".

"Abbiamo i grandi classici come il Gran Premio del Belgio di F1, la 24 Ore di Spa, il WEC, ELMS, DTM, Benelux World RX, il fine settimana "oldtimers" con la 6 Ore o la Spa Classic, la 25H Fun Cup, la 24H2CV, e così via, ma anche eventidi bici che si tengono nelle foreste adiacenti".

I lavori sulla pista di Spa-Francorchamps

I lavori sulla pista di Spa-Francorchamps

Photo by: Circuit Spa-Francorchamps

Infine Bertholomé ha trattato anche il tema delle competizioni del futuro, visto che si parla sempre più spesso di zero emissioni e quant'altro pure per il motorsport.

"E' un cantiere enorme che si sta aprendo a livello ambientale. Quali energie avremo in futuro per gli sport motoristici? Dobbiamo rispondere alle esigenze dei nostri clienti. Di fatto il nostro esercizio è precedente a tutti questi sviluppi e deve essere adattato".

"Naturalmente il circuito accetterà ancora il motore a combustione, ma anche l'idrogeno, i biocarburanti e l'elettrico devono avere il loro posto. Dobbiamo anche ridurre l'impatto di carbonio. Una riflessione generale è già iniziata sulla produzione di energia green".

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