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I team di Formula 1 potranno aggirare il budget cap?

Il 2021 vedrà alcune modifiche tecniche e regolamentari che potrebbero avere un grande impatto sullo show in pista. Rodi Basso ha analizzato i pro e i contro, con una particolare attenzione alle zone grigie del budget cap.

Daniel Ricciardo, McLaren MCL35M

Foto di: McLaren

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Questo sembra l'anno in cui tutti cercano di voltare pagina e scrivere un nuovo capitolo. Questo è come immagino l'atmosfera negli uffici della FIA e Liberty Media dopo essere riusciti miracolosamente a disputare la scorsa stagione in circostanze molto difficili.

Questi due principali attori della Formula 1 hanno anche definito una nuova strategia per cercare di migliorare lo spettacolo della massima categoria del motorsport. E quest'anno vedremo il risultato di ciò che è stato inizialmente annunciato alla fine del 2019.

La nuova visione è nota: garantire uno spettacolo sportivo più equilibrato e più emozionante. Vedremo significativamente meno deportanza, veicoli più pesanti e pneumatici (presumibilmente) più lenti. Quindi, in valore assoluto, avremo tempi sul giro più alti.

Le aree principali che le squadre dovranno gestire per differenziarsi saranno l'aerodinamica e il budget. Analizziamo ciò che questo implicherà.

Favorire corse ravvicinate significa permettere i sorpassi. L'unico modo per raggiungere questo obiettivo è quello di estendere le aree di frenata e permettere alle auto di funzionare meglio quando si avvicinano a un concorrente.

Per raggiungere questo obiettivo, le modifiche aerodinamiche introdotte hanno ridotto il livello di deportanza e così da avere un minore impatto sulla gestione delle scie e delle turbolenze che influenzano il campo aerodinamico della vettura che segue.

Per abbassare il livello di deportanza, la superficie del fondo e l'efficienza del diffusore saranno ridotti. La nuova costruzione e la forma del pneumatico anteriore avranno anche un impatto sul livello di deportanza, soprattutto nella parte anteriore, ma possiamo essere sicuri che questo aspetto è già stato affrontato dai team, almeno a livello di CFD e galleria del vento.

Le componenti che influenzano il flusso di scia sono soprattutto l'ala anteriore, il condotto dei freni, i bargeboard ed eventualmente alcune fessure aerodinamiche sul lato del fondo. L'impatto delle nuove regole sulla progettazione è che gli ingegneri avranno linee e superfici più pulite con cui lavorare e flussi aerodinamici più prevedibili da simulare.

Un altro cambiamento che non sarà trascurabile è l'aumento del wheelspin e dello slittamento, soprattutto all'inizio della stagione. La differenza, quindi, la faranno i migliori progettisti e lo stile dei piloti.

Teoricamente tutto questo è corretto e la strategia proposta dalla FIA e da Liberty Media va nella giusta direzione ma, come tutte le strategie, ci sono opportunità e minacce. Cerchiamo di esplorarle.

Aerodinamica più semplice

I cambiamenti andranno verso una configurazione aerodinamica meno complessa e articolata con la riduzione di parti come pinne e ali che, se non armonizzate, possono introdurre un comportamento molto instabile del campo aerodinamico intorno alla vettura. Quindi l'auto dovrebbe essere più "facile" da progettare da questo punto di vista.

Yuki Tsunoda, AlphaTauri AT02

Yuki Tsunoda, AlphaTauri AT02

Photo by: Davide Cavazza

Per il puro gusto dello spettacolo sportivo, dobbiamo sperare che le prestazioni della Mercedes nel 2020 dipendessero fortemente dal funzionamento delle parti aerodinamiche più complesse che ora sono vietate. Ma se non dovesse essere così  le prestazioni delle auto potrebbero tornare al livello del 2019, quando la Mercedes era ancora la vettura di riferimento, anche se con un margine minore.

Limitazione del CFD e della galleria del vento

Sarà consentito un solo aggiornamento aerodinamico durante la stagione. Le squadre avranno un solo proiettile da sparare e con la limitazione delle ore di galleria del vento e CFD a seconda della classifica dell'anno scorso, potremmo vedere gli stessi gap di tempo sul giro congelati per tutta la stagione.

Mercedes ha iniziato a lavorare sulla stagione in corso prima delle altre squadre e i suoi strumenti di simulazione hanno dimostrato di essere molto accurati e questo è un altro punto a favore del team sette volte campione del mondo.

Niente più Mercedes “rosa”

La FIA sarà più severa nel permettere vetture clone ed esercizi di “reverse engineering” da una squadra all'altra. Ma se pensiamo alla volontà di avere corse ravvicinate, Racing Point (che ora si chiamerà Aston Martin) ha effettivamente colmato il divario l'anno scorso e molto spesso ha aggiunto pepe allo spettacolo. È un'opportunità persa?

Lance Stroll, Racing Point RP20

Lance Stroll, Racing Point RP20

Photo by: Charles Coates / Motorsport Images

Budget cap

I grandi team dovranno gestire budget più piccoli. Potrebbe essere estremamente impegnativo mantenere una mentalità di "miglioramento continuo" con meno della metà dei soldi. Questa potrebbe essere l'unica vera sfida per Mercedes e Red Bull rispetto al 2020.

Insieme alla restrizione dei test aerodinamici, questa regola può comportare il rischio di congelare lo scenario delle prestazioni che vedremo nelle prime gare.

Il rischio in questo settore è anche legato al capire come e se la FIA sarà in grado di monitorare i libri contabili. Sono ancora più incuriosito da come l'immensa creatività del mondo dei motori cercherà di trovare nuovi modi e soluzioni in questa nuova area.

Sembra che le squadre abbiano già iniziato a esplorare i confini delle regole, con azioni come lo spostamento di personale da un team all'altro mantenendo, però, il personale sotto il proprio libro paga (o forse no?) o il fiorire di organizzazioni "Applicate" o "Tecnologiche" come aziende sorelle delle squadre impegnate in F1.

Attendo con ansia il giorno in cui l'ingegnosità del motorsport sbloccherà approcci innovativi nel mondo della finanza tanto quanto ha fatto sul lato tecnico. Attenzione signor Warren Buffett!

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