Stroll: "La Racing Point dovrà diventare uno dei più grandi team del Paddock di F1"
Il proprietario dell'ormai ex Force India ha svelato i piani a medio e lungo termine del suo nuovo team. Nel 2019, invece, la Racing Point dovrà confermarsi nella lotta per il quarto posto nel Mondiale Costruttori.
Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images
Accantonato il nome Force India, la Racing Point F1 è pronta ad affrontare la prima stagione completa nelle mani della nuova proprietà, una cordata di investitori comandata da Lawrence Stroll, padre di uno dei due piloti titolari del 2019, Lance.
Con l'addio della vecchia proprietà, cambiano anche gli obiettivi della squadra, che sembrano essere molto ambiziosi per il prossimo futuro. Per il presente si punterà alla riconferma alle spalle dei 3 top team, ma a medio e lungo termine gli obiettivi saranno molto più alti e importanti.
"A breve termine vogliamo lottare per le posizioni che abbiamo occupato nelle ultime stagioni", ha dichiarato immediatamente Stroll.
Poi, ecco che ha rincarato la dose a medio e lungo termine: "A medio termine, vogliamo provare a lottare per il terzo posto. A lungo termine, quando tutte le regole saranno cambiate, speriamo di essere uno dei più grandi team del Paddock di F1".
Nonostante sia proprietario di una squadra di F1 ormai da qualche mese, Stroll ha affermato di non aver mai pensato in passato di poter compiere un'operazione del genere. Ma dopo attente valutazioni finanziarie - fatte le debite proporzioni con quanto avviene per squadre sportive professionistiche dei maggiori campionati mondiali - Stroll ha deciso di buttarsi in una nuova, grande avventura.
"Non avevo mai pensato di comprare un team di Formula 1. Ho pensato di fare questo come un'opportunità di business. Voglio trascorrere del tempo parlando alla F1 per capire la loro visione 2021, ma anche una sorta di budget cap e una migliore distribuzione delle entrate per i team più piccoli".
"Sono stato nello sport per 30 anni. Ci sono solo 10 squadre in F1 e se guardi al valore delle franchige, come accade in NFL, rugby o nel calcio, la valutazione, se trattata correttamente diventa una risorsa importante. Penso possa accadere la stessa cosa in F1".
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