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Sticchi Damiani: "GP d'Italia con il record di spettatori e il supporto ENI"

Il presidente dell'ACI, Angelo Sticchi Damiani fa il punto dopo aver visto 185 mila persone sugli spalti di Monza: "Non pensavamo di battere il record del 2000. Ci sentiamo gratificati dalla risposta del pubblico, ma il meglio lo mostreremo nel 2018".

Podium: race winner Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, third place Sebastian Vettel, Ferrari

Foto di: Sutton Motorsport Images

Ferrari flags at the podium celebrations
Dr. Angelo Sticchi Damiani, Presidente Aci Csai all'annuncio al circuito di Monza
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08, at the start of the race
Il vincitore della gara Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, e il secondo Valtteri Bottas, Mercedes AMG
Sebastian Vettel, Ferrari, Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 and Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 cele
Race winner Third place Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 Sebastian Vettel, Ferrari, celebrate on the
Second place Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1, Race winner Third place Lewis Hamilton, Mercedes AMG
Confetti falls as Race winner Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, Second place Third place Valtteri Bot
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Kimi Raikkonen, Ferrari
Antonio Giovinazzi, Ferrari Test and Reserve Driver

Il GP d’Italia ha battuto il record di spettatori nel weekend, anche se Lewis Hamilton e la Mercedes hanno tolto il gusto della festa ai tifosi del Cavallino.

Angelo Sticchi Damiani può ascrivere la 88esima edizione del GP d’Italia come un grande successo, dopo le enormi difficoltà che ha dovuto superare per arrivare al rinnovo triennale del contratto…
“Si devo dire che è stato molto impegnativo, più degli altri anni, al di là della responsabilità che non avevamo nel recente passato. Ora a gestire la Formula 1 c’è un nuovo promotore, per cui è tutto nuovo e dovevamo testare un po’ di novità. Direi che la ripartenza c’è stata, adesso dobbiamo lavorare per consolidare il futuro…”.

L’autodromo ha anche cambiato nome: è diventato Monza ENI Circuit…
“Più che aver dato una nuova denominazione, abbiamo aggiunto ENI, un nome prestigioso, che rappresenta la più importante compagnia petrolifera italiana che ha ritenuto in questo modo di affiancare l’ACI in questa straordinaria avventura. Questo per noi è molto importante, al di là delle cifre, al di là di tutto”.

 “È importante il fatto politico: ci siamo sentiti affiancati dal Governo e in particolare dal Ministro dello Sport, Luca Lotti, che ci ha seguito dalla prima ora, dalla Regione Lombardia e dai grandi gruppi industriali e finanziari”.

L’ENI riapre al Motorsport, dopo la svolta verde nella sua comunicazione che aveva portato il petroliere tricolore lontano dal mondo delle corse?
“Oppure, diciamo meglio, siamo un’eccezione alla loro politica green che stanno portando avanti. Se siamo un’eccezione è perché è stato valutato quello di Monza un caso particolarmente importante. Non si tratta della classica sponsorizzazione, come si è stati abituati nel Motorsport, ma è l’avvio di un qualcosa di più continuativo che porterà a creare delle sinergie importanti tra ENI e ACI”.

È l’avvio di un progetto più ampio?
“Questo è il nostro obiettivo, ma quello che si è visto al GP d’Italia è stata solo una ripartenza di un progetto. Molti pensavano che il rinnovo del contratto triennale fosse un punto d’arrivo. Non è così: non sappiamo quando arriveremo a un punto di arrivo, perché sarà importantissimo quello che riusciremo a far vedere nel 2018, quando dovremo ottenere tutti quei risultati che siamo convinti di poter raggiungere con Monza, questo territorio, Milano, la Regione e l’Italia che avranno delle potenzialità da sfruttare. Ci saranno delle occasioni da prendere e quella sarà la battaglia da vincere…”.

Gli spettatori hanno risposto in modo molto positivo: 185 mila persone sugli spalti del “tempio della velocità” nel weekend sono un dato più positivo di ogni previsione (sono stati dichiarati 12 mila giovedì, 34 mila venerdì, 46 mila sabato, 93 mila domenica)…
“I numeri sono eccezionali. Siamo andati molto oltre qualsiasi aspettativa. Non pensavamo di battere il record del 2000. E non posso non dire che ci sentiamo gratificati dalla risposta degli appassionati, perché abbiamo avuto il segno che sia valsa la pena impegnarsi per salvare il GP d’Italia. Siamo motivati e pronti per proseguire questa battaglia: adesso dobbiamo ottimizzare le risorse che abbiamo versato e verseremo alla FOM. Non le consideriamo come una tassa pagata, ma possono diventare un investimento e come tale dobbiamo valorizzarlo al massimo”.

Giudica positivamente l’avvento di Liberty Media nella gestione della Formula 1?
“Diciamo che le loro idee coincidono con le nostre, per cui è più facile lavorare. Il voler creare degli eventi intorno alla Formula 1 era quello che avevamo già pensato di fare già prima che Liberty Media arrivasse e diciamo che sulla carta abbiamo molti punti in comune. Il momento della verità lo si vedrà quando queste idee si tradurranno in verità concrete”.

La Ferrari a Monza ha deluso, ma Vettel è in lizza per il titolo mondiale piloti, visto che la Mercedes sembra piuttosto avanti in quello dei Costruttori…
“Credo che la Ferrari abbia pagato quello scroscio d’acqua nelle qualifiche che ha condizionato il lavoro della squadra di Maranello, per Vettel e Raikkonen non sono riusciti a esprimere tutto il potenziale della Rossa. Se sabato fossero andati in maniera diversa, probabilmente la gara ci avrebbe mostrato un’altra storia. La Ferrari è stata sfortunata, anche se sapevamo che la pista di casa non era fra quelli più adatti alla SF70H. Ma sono confidente che già a Singapore possa nuovamente cambiare tutto”.

Antonio Giovinazzi è il giovane pilota italiano che può ambire a trovare un posto stabile in Formula 1. Ci sarà un aiuto dell’ACI visto che Sergio Marchionne, presidente Ferrari, sta facendo tutto il possibile per aprirgli una porta alla Haas…
“Posso dire che credo allo sforzo che sta facendo il Presidente e quindi aggiungo che siamo in due a spingere nella stessa direzione…”.

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