Steiner: "Sarà uno sviluppo continuo per tutto l'anno"
Il team principal del Team Haas è convinto che nella stagione 2017 vedremo cambiare molte volte le auto, con una grande battaglia in termini di crescita che si sta materializzando anche in vista del 2018.
Foto di: XPB Images
La battaglia per lo sviluppo delle Formula 1 si farà molto più serrata nella stagione 2017.
Questo, almeno, è ciò che pensano al Team Haas, che con una annata alle spalle, la scorsa (nella quale andò subito a punti nelle prime due gare), incontrò alcune difficoltà proseguendo l'avventura nel Mondiale.
Con un 2017 che sarà diversissimo in termini di sviluppo aerodinamico, ecco che la squadra statunitense prevede parecchie battaglie e grande equilibrio, almeno inizialmente, fra le auto di centro gruppo.
Per il team principal Gunther Steiner ci sarà una sfida tutta nuova, come ha affermato: "Le auto del 2017 saranno molto simili a quelle del 2018, questo creerà un gioco totalmente diverso per tutti".
"Lo scorso anno non avevamo macchine con parti che sarebbero potute essere messe in pista nel 2017, quindi partiamo da una base di lavoro totalmente diversa. Sarà uno sviluppo continuo per tutta la stagione, anche in previsione futura".
"Al momento non abbiamo stilato un programma per quanto riguarda il 2018, prima dobbiamo capire come saremo messi quest'anno; molto dipenderà da tutto ciò, per ora è presto per parlarne".
Nonostante la Haas si sia mostrata in grado di lottare per la zona punti in parecchie gare della passata stagione, Steiner è consapevole che la rivoluzione tecnica porterà a grandi incertezze.
Partire da zero non è detto che possa aiutare team come la Haas, almeno stando a quanto afferma Steiner: "Le probabilità sono 50 e 50. Ogni sfida rappresenta un'opportunità, ma siamo tutti sullo stesso piano, con macchine completamente nuove".
"Bisogna ammettere che farne due nuove per anni di fila è faticoso, ma penso che in questo momento il nostro lavoro stia procedendo bene. Non posso dire quanto sarà buono o quanto sarà negativo, prima dobbiamo vedere la vettura nei test di Barcellona, poi nel primo GP in Australia".
"Ognuno dovrà capire le proprie caratteristiche: della serie "chi sono?", "dove mi trovo?" Quello che si dice ora non ha molto senso, dobbiamo solo pensare a lavorare duramente e sperare che gli altri facciano peggio di noi".
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