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Steiner: "Penso che il nome del pilota conti per le decisioni dei commissari, ma non lo posso provare"

Gunther Steiner, team principal della Haas, ritiene che i commissari siano condizionati dalla reputazione del pilota o del team che devono giudicare, nonostante facciano degli sforzi per cercare di rimanere imparziali.

Romain Grosjean, Haas F1 Team VF-18

Jerry Andre / Motorsport Images

Romain Grosjean è stato ostacolato da Max Verstappen durante le qualifiche del recente GP d'Ungheria, ma Verstappen è riuscito ad evitare di incappare in una penalità perché secondo i commissari il rallentamento del pilota della Red Bull non aveva bloccato inutilmente quello della Haas.

Al francese era già successo qualcosa di simile a Silverstone nel 2017, quando secondo i commissari il blocco di Hamilton non era costato a Grosjean i tre decimi di cui si era lamentato.

Recentemente, di contro, i piloti della Haas sono stati sanzionati piuttosto spesso. Kevin Magnussen è stato penalizzato per aver spinto Pierre Gasly contro il muro in Azerbaijan ed ha preso una reprimenda per aver ostacolato Charles Leclerc nelle prove libere del GP di Spagna.

Grosjean è stato penalizzato per aver causato l'incidente al primo giro della gara di Barcellona e per aver spinto Esteban Ocon fuori pista in Francia.

Questo ha portato Steiner a mettere in dubbio la coerenza dei commissari e quando gli è stato chiesto un parere a riguardo da Motorsport.com, Steiner ha risposto: "Siamo un bersaglio facile, immagino che sia questo che stai intendendo?".

"A volte anche noi non ci aiutiamo andando a metterci in certe situazioni, perché se non lo facessimo non avremmo le penalità".

"Ma se c'è una decisione da prendere, io continuo a pensare che chi sei conta per il risultato finale. Dovrebbe essere tutto senza un nome".

Ad una domanda più precisa su presunti pregiudizi da parte dei commissari però Steiner non si è sbilanciato troppo: "Potrebbe essere, ma non ho prove. Non posso provarlo, ma potrebbe essere".

Il direttore di gara Charlie Whiting ha ammesso che sia possibile che i commissari possano inconsciamente essere influenzati dalla reputazione dei piloti, anche se questo non dovrebbe avere un peso nelle loro decisioni.

"Se un pilota ha nove punti sulla licenza, questo non dovrebbe influenzare la decisione dei commissari" ha detto Whiting quando gli è stato chiesto da Motorsport.com di commentare le dichiarazioni di Steiner.

"Se pensano che non dovrebbero dargliene altri perché vorrebbe dire saltare una gara, non dovrebbero fare ragionamenti di questo tipo, ma può essere che queste cose abbiano un peso nel subconscio".

Whiting poi ci ha tenuto a chiarire che non si può fare una comparazione diretta tra il caso di Grosjean e Verstappen e quello di Sebastian Vettel e Carlos Sainz in Austria, perché quello era stato un chiaro impedimento.

"Penso che Romain abbia fatto sembrare la cosa peggiore di quello che fosse, perché invece che provare a fare in ogni caso del suo meglio, si è arreso" ha detto Whiting.

"Verstappen stava accelerando in quel momento e non penso che Grosjean avrebbe potuto tenere il suo ritmo. Per me, non era la stessa cosa".

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