Steiner: "Non ci sono piloti USA da F.1". Si scatena la reazione americana...
Il team principal della Haas in una recente intervista ha detto che non ci sono conduttori statunitensi in grado di emergere in Formula 1. "Sono c...azzate!" ha replicato Bobby Rahal, ma anche Mario Andretti e Alexander Rossi non hanno gradito.
Guenther Steiner, Team Principal, Haas F1 Team, nella conferenza stampa dei Team Principal
Andrew Hone / Motorsport Images
Uno degli obiettivi principali di Liberty Media è quello di incrementare la popolarità della Formula 1 negli Stati Uniti. Si è parlato di progetti di Gran Premi a New York e Los Angeles, così come di un mini-tour con tre Gran Premi da disputarsi in tre luoghi strategici degli USA.
Il progetto avrebbe un boost notevole se nel Circus arrivasse a tempo pieno un pilota statunitense, ma al momento non sembrano esserci ancora le premesse per un top-driver a stelle e strisce.
L’esordio in Formula 1 del team Haas è stato visto come un ponte perfetto per traghettare nel Circus un giovane statunitense, ma le opportunità per ora non solo molte.
In una recente intervista, il team principal Gunther Steiner, è stato chiesto molto chiaro in merito.
“Avere un pilota americano nella nostra squadra è sempre uno dei nostri obiettivi – ha chiarito l’ingegnere altoatesino – ma al momento non è in cima alle priorità, ma non si può prescindere dalla presenza sul mercato di giovani pronti per questo ruolo".
"Se anteponessimo un pilota solo perché statunitense senza che sia all’altezza del compito, non sarebbe una buona scelta per lo sport. Al momento, a mio parere, non credo ci sia sul mercato nessun pilota americano pronto per la Formula 1”.
Un’opinione, quella di Steiner, che non è stata gradita da molti addetti ai lavori del motorsport statunitense, ad iniziare da Mario Andretti, che ha definito il commento del manager italiano “errato ed arrogante”.
Anche Alexander Rossi non è stato tenero nella sua replica, accusando il team principal della Haas di avere un “paraocchi gigante”.
Ancora più diretto è stata la replica di Bobby Rahal: “Sono completamente delle c..azzate! Se davvero la pensa così, che chiami qualcuno di noi, perché abbiamo piloti dannatamente bravi e di talento. Secondo il team Haas gli americani non sono mai abbastanza bravi, ma allo stesso tempo non gli hanno mai concesso una chance. Non vale il nostro tempo”.
L’ultima presenza in Formula 1 risale al 2015, quando Alexander Rossi disputò cinque Gran Premi con il team Manor, interrompendo un digiuno di otto anni trascorsi dopo l’addio al Circus di Scott Speed.
Lo scorso mese di ottobre si era parlato di un possibile esordio nel Gran Premio di Austin del ventisettenne Josef Newgarden con la Toro Rosso. Il campione Indycar 2017 ha valutato la possibilità di sostituire Pierre Gasly nel Gran Premio di Austin, ma ha poi rifiutato l’offerta avendo un contatto a lungo termine con il team Penske.
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