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Steiner: "Non abbiamo una macchina sbagliata, lo dimostreremo"

Il capo Haas è colpito dall'atteggiamento di Rich Energy (lo sponsor che resterà con il team) e scommette sul potenziale della VF-19 ancora da scoprire.

Guenther Steiner, Team Principal, Haas F1, alla conferenza stampa dei Team Principal

Guenther Steiner, Team Principal, Haas F1, alla conferenza stampa dei Team Principal

Zak Mauger / Motorsport Images

“È stata una sorpresa”. Gunther Steiner è sempre molto diretto nel manifestare il suo pensiero, e non ha nascosto lo stupore nel trovarsi ad affrontare una situazione inedita alla vigilia del Gran Premio di Gran Bretagna.

Nella serata di ieri il title-sponsor della Haas, la Rich Energy, ha comunicato attraverso i suoi canali social di aver concluso il rapporto di collaborazione con la squadra statunitense.
“Abbiamo inviato una nostra dichiarazione – ha commentato Steiner – non posso dire molto altro al momento, ma posso confermare che lo sponsor resterà sulle monoposto come è stato finora. Ovviamente avremo molte cose da chiarire, ma l’accordo commerciale che abbiamo non mi consente di poter aggiungere molto. Posso però dire che è stata una sorpresa, quello si”.

In un periodo non positivo per la Haas, un’ulteriore complicazione non è d’aiuto per la squadra.
“Sono aspetti che fanno parte del lavoro – ha chiarito Steiner – ma non è un motivo per cui perdere il sonno. Per noi l’importante è andare avanti, lavorare per riportare le nostre monoposto dove vogliamo che siano, l’obiettivo è questo. Poi affronteremo anche gli altri problemi, che ci piacciono di meno ma che vanno comunque affrontati. Ma sarà fatto la prossima settimana”.

“Crediamo ancora nella monoposto”

Più che preoccuparsi dello sponsor, Steiner sembra concentrato sull’inversione di tendenza necessaria per tornare in quella top-10 che manca dal Gran Premio di Monaco. Un trend negativo che ha portato la Haas al penultimo posto nella classifica Costruttori, davanti alla sola Williams.
“Ho sempre detto – ha confermato Steiner – che nella crescita di un team non si può realisticamente credere che si possa sempre fare un passo avanti in classifica. Può succedere che ad un certo punto si incontri qualche difficoltà, ma la cosa strana è che non abbiamo una cattiva macchina".

"Se un progetto è sbagliato non riuscirai mai a qualificarti in quinta posizione, quindi credo che ci sia ancora bisogno di capire in quale direzione lavorare per tirare sempre fuori il meglio dalla macchina. Questo è l’aspetto con cui stiamo lottando, siamo andati abbastanza bene in Australia e Barcellona ed anche a Monaco fino all'uscita della safety car”.

“Qualificarsi quinti in Austria è stato un exploit di pura prestazione – ha concluso Gunther - di sicuro il pilota ha dato il suo contributo, ma senza la performance della monoposto non è possibile raggiungerlo. È frustrante, ora la sfida è di mantenere tutti concentrati e lavorare nella giusta direzione, allora sono certo che usciremo da questa situazione".

"Non è semplice, altrimenti lo avremmo già fatto, la difficoltà è che raramente si utilizzano gli stessi pneumatici, le piste sono tutte diverse così come le temperature. Per questo è difficile capire per quale motivo non centriamo la finestra di funzionamento: se avessimo la possibilità di lavorare con costanza sulla stessa pista con le stesse gomme probabilmente riusciremmo a farci un’idea, ma cambiando sempre le variabili, tutto si complica. Ma siamo a metà stagione, e a parte la McLaren che ha fatto un salto in avanti, il resto degli avversari diretti sono ancora alla portata”.

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