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Intervista

Steiner: "Haas non è andata male, ma i punti persi equivalgono a soldi"

Il team principal della squadra statunitense analizza la stagione che ha visto il proprio team terminare ottavo dopo una grande lotta con Renault e Toro Rosso. Un risultato buono che però lo lascia senza qualcosa di molto importante.

Guenther Steiner, Team Principal, Haas F1 Team

Foto di: Andrew Hone / Motorsport Images

Kevin Magnussen, Haas F1 Team VF-17, is attended to by pit crew
Kevin Magnussen, Haas F1 Team VF-17
Kevin Magnussen, Haas F1 Team VF-17
Kevin Magnussen, Haas F1 Team VF-17
Kevin Magnussen, Haas F1 Team VF-17
Guenther Steiner, Team Principal, Haas F1 Team, Esteban Gutierrez
Guenther Steiner, Team Principal, Haas F1 Team
Guenther Steiner, Team Principal, Haas F1 Team, on the pit wall
Guenther Steiner, Haas F1 Team Principal
Guenther Steiner, Team Principal, Haas F1 Team, on the pit wall
Guenther Steiner, Team Principal, Haas F1 Team

Haas ha dimostrato che un nuovo team di Formula 1 non è detto che si debba per forza trovare a disagio, almeno secondo quanto ha dichiarato il team principal Gunther Steiner.

Nelle precedenti stagioni, spesso le squadre debuttanti hanno faticato tantissimo, come ad esempio Lotus/Caterham, Virgin/Marussia/Manor e Hispania/HRT, tutte rimaste nelle retrovie prima di scomparire definitivamente.

Le sopracitate squadre si erano mosse per la creazione di un budget cap mai potuto utilizzare, mentre Haas ha da subito raggiunto un accordo di collaborazione tecnica con Ferrari che ha dato molta più tranquillità ai membri del team durante la progettazione.

La compagine statunitense ha centrato l'ottavo posto in campionato nelle due annate disputate in Formula 1 riuscendo ad essere competitiva anche nel 2017 (come nell'anno del debutto) nonostante i cambi di regolamento.

"Prima di iscriverci ci avevano detto che non ce l'avremmo mai fatta - ha spiegato Steiner a Motorsport.com - Inoltre ci era stato anche detto che la seconda stagione sarebbe risultata anche peggio. Non ho mai risposto "sì, certo, ma tanto so già da prima come si fa per evitare problemi nel secondo anno", rischiando poi di fallire".

"In quel momento non potevo certo sapere cosa sarebbe andato bene e cosa no, cosa avrei dovuto fare e cosa no. Ovviamente abbiamo cercato di evitare problemi e ci siamo riusciti facendo un ottimo lavoro, soprattutto nella seconda stagione con regolamenti nuovi. Non è andata male. Non siamo stati così "imbarazzanti", no?"

Haas puntava a migliorare la propria posizione ottenuta nel 2016, ma per il sesto posto è stata guerra apertissima con Renault e Toro Rosso.

"La competizione quest'anno è stata molto serrata a centro gruppo - ha aggiunto Steiner - Abbiamo perso qualche punto qua e là che sommati hanno fatto la differenza. In generale siamo comunque cresciuti come team facendo meglio in alcune cose, ma c'è ancora tantissimo lavoro da svolgere per il prossimo anno".

Haas ha terminato a -6 dalla Toro Rosso (settima) e a -10 dalla Renault (sesta).

"E' sempre bello poter ottenere qualcosa in più, secondo voi 3 o 4 milioni non fanno la differenza? Tutto sposta, anche £100.000, per cui è ovvio che avremmo preferito averli. Anche se ritengo che, più del denaro, sarei stato più contento se non avessimo perso ciò che non ci ha permesso di avvicinarci agli avversari".

"Finire per due volte ottavi non fa grande differenza, ma queste sono le corse ed è lo sport, si vince e si perde. Ovviamente ci mancano dei milioni..."

Informazioni aggiuntive di Lawrence Barretto e Ben Anderson

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