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Steiner: "Alla F.1 serve un'altra Minardi per lanciare i giovani"

Gunther Steiner è convinto che la Formula 1 abbia nuovamente bisogno di team come la Minardi, perché altrimenti ci sono troppo poche opportunità per i piloti più giovani.

Fernando Alonso, Minardi

Fernando Alonso, Minardi

LAT Images

Gabriele Tredozi, con la sua PS04 Minardi
Ukyo Katayama, Minardi M197
Fernando Alonso, Minardi M01
Fernando Alonso, Minardi M01
Guenther Steiner, Team Principal, Haas F1 Team
Guenther Steiner, Team Principal, Haas F1 Team
Antonio Giovinazzi, Haas F1
Charles Leclerc, Ferrari

La Minardi ha corso in Formula 1 dal 1985 fino all'acquisto da parte della Red Bull, che l'ha ribattezzata Toro Rosso nel 2006.

La squadra di Faenza è famosa proprio per aver dato la possibilità di esordire nel Circus a tanti giovani come Fernando Alonso, Giancarlo Fisichella, Jarno Trulli e Mark Webber.

Con l'uscita di scena di squadre come HRT, Caterham e Manor, che lo scorso anno ha portato al debutto Pascal Wehrlein ed Esteban Ocon, in Formula 1 manca un chiaro punto d'accesso come era stata la Minardi a suo tempo.

Come risultato, la Ferrari sta parlando con la Sauber per farne il suo junior team, al fine di riuscire a dare spazio ai suoi giovani, tra cui Charles Leclerc ed Antonio Giovinazzi.

"La difficoltà per i piloti giovani è che devono essere nel posto giusto al momento giusto" ha detto Steiner. "Non c'è niente di diverso da fare, perché al momento non è neanche più possibile comprarsi un volante".

"Quando c'era Minardi, era quasi felice di essere ultimo, perché sapeva che aveva il dovere di portare i giovani in Formula 1. Sicuramente avrebbe preferito stare più avanti, ma ci poteva convivere, perché quello era il loro modello di business".

"E' come quando Ricciardo ha corso per la HRT nel 2011. Si sapeva che non avrebbe fatto nulla, ma questo gli ha dato esperienza ed ora non c'è più una squadra così".

"Da un certo punto di vista è buono che non ci siano squadra così, ma forse è una cosa negativa...".

Steiner infatti sostiene che le grandi squadre sono riluttanti a dare un'occasione ai giovani senza che abbiano guidato un'altra Formula 1 prima, soprattutto a causa del grande salto che c'è tra la F2 e la nuova generazione di F.1".

"Penso che Leclerc e Giovinazzi siano entrambi dei buoni piloti, con un potenziale molto buono" ha detto Steiner.

"Tra Ferrari e Mercedes, i prossimi giovani interessanti arriveranno da una di loro. Ma ottenere un sedile in Formula 1 è diventato davvero molto difficile".

"C'è un grosso divario tra F2 ed F.1, quindi c'è bisogno di fare un po' di apprendistato. Mettere subito Antonio o Charles su una Ferrari sarebbe un grosso rischio".

"Potrebbe andare bene, ma ci sono più possibilità che vada male, perché le aspettative sono molto alte e qualche piccolo errore può capitare".

"Il nostro è uno sport complesso ed è normale commettere errori quando si è giovani, perché non si ha esperienza. E' una cosa che non puoi comprare, si ottiene solo con il tempo".

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