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Sirotkin: "Con questo freddo non ho capito molto della Williams"

Le condizioni climatiche a Barcellona hanno sicuramente creato un po' di scompiglio ai box e nel team di Grove il russo ha percorso pochi giri sulla nuova FW41 senza riuscire a spingere, ma solo raccogliendo i primi dati.

Sergey Sirotkin, Williams

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Sergey Sirotkin, Williams FW41
Sergey Sirotkin, Williams FW41
Sergey Sirotkin, Williams FW41
Sergey Sirotkin, Williams FW41
Sergey Sirotkin, Williams FW41
Sergey Sirotkin, Williams FW41
Sergey Sirotkin, Williams FW41
Sergey Sirotkin, Williams FW41 Mercedes
Sergey Sirotkin, Williams FW41
Sergey Sirotkin, Williams FW41
Sergey Sirotkin, Williams
Sergey Sirotkin, Williams FW41
Sergey Sirotkin, Williams FW41

Come debutto al volante della Williams FW41, non si può certamente dire che per Sergey Sirotkin questa sia stata la giornata da ricordare.

In termini di prestazioni, il 22enne moscovita ha chiuso il test numero uno al Montmelò con il tredicesimo tempo, lontanissimo dai primi e completando solamente 28 tornate, dovendo anche condividere il sedile con il compagno di squadra Lance Stroll.

Il russo ha però precisato che le condizioni non erano certamente quelle ideali per spingere come avrebbe voluto, soprattutto non riuscendo a trovare un vero e proprio feeling con la vettura di Grove.

"Come prima volta faceva un po' troppo freddo e c'era anche pioggia, è stata una vera sfortuna - si rammarica a fine giornata - Abbiamo passato la maggior parte del tempo a cercare di metterci a posto al meglio, ma ovviamente le condizioni erano estreme per riuscire a fare dei run consistenti. Abbiamo provato cose diverse, però c'era anche l'asfalto nuovo, che essendo così liscio e scivoloso non era ideale per spingere".

"Abbiamo provato a capire qualcosa, ma non credo che si possano fare delle valutazioni precise perché non siamo stati in grado di compiere un run come desideravamo. Questo sicuramente non è un aspetto positivo della giornata. L'obiettivo era farmi un'idea del mezzo, ma con queste condizioni pessime è stata durissima. Non siamo riusciti a concentrarci su una prestazione in particolare, diciamo che abbiamo cominciato a fare alcuni confronti".

I primi km macinati da Sirotkin a Barcellona sono quindi stati ugualmente utili, seppur il poco tempo al volante non gli sia stato altrettanto d'aiuto per conoscere al meglio la sua FW41.

"Si cerca sempre di massimizzare il passo e tutto il resto, anche provando a mantenere le temperature costanti, il che significa spingere al limite, cosa che in queste condizioni era impossibile. Ho provato a fare del mio meglio, però non avendo tutti i pezzi di ricambio dell'auto qualcosa è rimasto indietro nel programma. Non abbiamo avuto grossissime difficoltà, ma di fatto non sono riuscito ad capire che feeling ho con la vettura".

Un aspetto positivo c'è, ossia aver ripreso in mano il volante di una Formula 1 girando su un tracciato vero e proprio, dopo il tanto sudore messo al simulatore.

"Ero entusiasta di guidare la Williams, soprattutto appena mi sono calato nell'abitacolo. C'è ancora tantissimo da fare, durante l'inverno abbiamo lavorato molto e questo l'ho sentito come il primo vero e proprio giorno con il team. Finalmente eravamo tutti a contatto, è stato bellissimo tornare qui e vedere di mettere in pratica quello che avevamo fatto nei mesi scorsi. Finalmente sono sceso in pista con una macchina reale, ci resta ancora una settimana di prove e spero proprio che tutti fili liscio per poter girare parecchio".

"Speriamo che il meteo cambi, al momento siamo tutti nelle condizioni di capire come lavorare al meglio, non è un problema solo nostro. Guidare una Formula 1 è sempre divertente, indipendentemente dal programma che devi svolgere. Una cosa è certa però, non siamo riusciti a tirare fuori il massimo da questa giornata".

Infine Sirotkin ha anche commentato la novità presente sulle monoposto 2018, il famigerato Halo.

"L'Halo per me è buono, essendomi allenato molto al simulatore so cosa vuol dire saltare fuori dall'abitacolo, ma sinceramente non ho mai pensato fosse un problema in questo senso. Sicuramente rende più difficile entrare ed uscire dalla macchina, ma quando sei lì non ci pensi".

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