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Shovlin: "Red Bull sviluppa più downforce a parità di ali"

Andrew Shovlin, responsabile degli ingegneri di pista della Mercedes, ha analizzato quando accaduto in Messico ed ha posto l'attenzione sul vantaggio attuale che la Red Bull può vantare sulla W12.

Lewis Hamilton, Mercedes W12, Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B

Lewis Hamilton, Mercedes W12, Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B

Charles Coates / Motorsport Images

Quella vista negli ultimi due appuntamenti in Texas ed a Città del Messico è sembrata una Mercedes in grande difficoltà nel respingere gli attacchi della Red Bull. Il team diretto da Toto Wolff non è riuscito ad imporsi su un tracciato sulla carta favorevole come quello di Austin, ed in Messico ha limitato i danni con il secondo posto ottenuto da Lewis Hamilton al termine di una gara corsa sempre a distanza di sicurezza da Max Verstappen.

Al termine del GP andato in scena sul tracciato messicano la Mercedes ha spiegato cosa non abbia funzionato tramite il responsabile degli ingegneri di pista Andrew Shovlin.

“È stato un risultato deludente se pensiamo a quanto accaduto in qualifica. Siamo rimasti subito con una sola vettura ed abbiamo perso al via il comando della gara. Ad essere onesti la maggior parte delle cose che sono andate male sono avvenute nella parte iniziale della corsa. Non avevamo nemmeno la monoposto più veloce e senza avere due vetture è stato difficile poter giocare di strategia”.

Shovlin ha sottolineato come i problemi emersi la domenica, nello specifico la carenza di aderenza al posteriore, abbiano preso in contropiede il team dopo l’ottimo risultato ottenuto al sabato. Unico aspetto positivo per il responsabile degli ingegneri di pista è stato il non aver accusato una gap enorme da Honda a livello di potenza della power unit su un tracciato caratterizzato da una altitudine importante.

“Al sabato siamo rimasti sorpresi dal risultato della qualifica, mentre in gara abbiamo sofferto con l’aderenza al posteriore e credo che non siamo riusciti a sviluppare lo stesso livello di downforce della Red Bull”.

“Questo weekend non credo che ci siano stati deficit per quel che riguarda la power unit. Sappiamo che abbiamo compiuto qualche progresso, ma i problemi emersi questo fine settimana hanno riguardato il telaio e ci siamo concentrati su come poter ottenere un livello maggiore di aderenza così da non scivolare più in pista”.

Lewis Hamilton, Mercedes W12

Lewis Hamilton, Mercedes W12

Photo by: Steve Etherington / Motorsport Images

Shovlin ha poi analizzato il momento più controverso della domenica: il via della gara. Bottas e Hamilton sono scattati dalle prime due caselle, ma il sette volte campione del mondo è stato autore di una spunto leggermente migliore rispetto a quello del finlandese che gli ha impedito di sfruttare la scia del suo compagno di team.

L’errore di Bottas di lasciare poi la porta spalancata a Verstappen è stato palese e Shovlin non ne ha fatto mistero nella sua analisi.

“Può sembrare strano, ma per noi è stato un episodio sfortunato il fatto che Lewis al via abbia avuto uno spunto migliore di quello di Valtteri. Così facendo si è messo al suo fianco e non ha potuto sfruttare la sua scia. Ovviamente si può anche sottolineare come Valtteri avrebbe potuto fare qualcosa di diverso per evitare che Max si infilasse alla sua sinistra”.

“In realtà sapevamo che il primo giro sarebbe stato uno dei nostri punti deboli. Max ha effettuato una staccata incredibile in curva 1, mentre noi siamo un po' deboli sotto questo aspetto e non siamo stati in grado di frenare così in ritardo”.

Lewis Hamilton, Mercedes W12, Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B

Lewis Hamilton, Mercedes W12, Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B

Photo by: Charles Coates / Motorsport Images

Conclusa la trasferta in Messico si vola adesso in Brasile, altro circuito che sulla carta dovrebbe essere favorevole alla Red Bull. Secondo Shovlin, però, si dovranno tenere in considerazione vari fattori, come meteo e temperature, per capire chi dei due team preverrà in pista.

“È difficile dire chi sarà avvantaggiato da qui alla fine della stagione. Ci saranno circuiti favorevoli a noi e altri favorevoli a loro. Ad oggi la Red Bull è più avanti di noi, ma fattori come il meteo e le temperature della pista potranno giocare un ruolo importante. Ciò che però influenzerà maggiormente questa lotta sarà il layout dei circuiti. Su tracciati sottosterzanti tendiamo ad andare un po' meglio”.

“In Brasile tutto dipenderà dal tempo. Se ci sarà caldo allora si sposerà con le caratteristiche della Red Bull, ma se dovesse essere nuvoloso allora potrebbe essere favorevole a noi. Sembra che la loro vettura riesca a sviluppare più deportanza della nostra a parità di ali e credo che questo abbia giocato a loro favore. Prevedere adesso chi sarà davanti è difficile”.

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