Sebastian Vettel: la lettera di scuse scritta alla FIA non è bastata!
Vettel ieri ha spedito due lettere di scuse (alla FIA e a Charlie Whiting) dopo il "vaffa" che il pilota della Ferrari ha urlato via radio al direttore di gara nelle concitate fasi finali del GP del Messico. Pare che non basti per chiudere il caso...
Foto di: XPB Images
Evidentemente le scuse non bastano. Sebastian Vettel, dopo il "vaffa" che il tedesco ha mandato via radio all'insegna di Charlie Whiting, direttore di gara, per non aver preso tempestivamente dei provvedimenti nei confronti di Max Verstappen che aveva tagliato la chicane, ha spedito due lettere, una a Jean Todt, presidente della Federazione Internazionale, e la seconda al direttore di prova nella quale ha fatto ammenda per il turpiloquio che ha usato ai danni dell'arbitro del GP del Messico, consapevole di aver infranto le regole della buona educazione e del codice sportivo.
Un gesto formale dovuto, che si aggiunge alle scuse che il pilota della Ferrari è andato a porgere di persona a Charli Whiting subito dopo essere salito sul podio (fittizio) di Città del Messico, quando i due hanno avuto la possibilità di chiarirsi a quattro occhi senza uditori esterni.
La FIA, dopo le molte sollecitazioni esterne - molto attivo è stato Christian Horner, team principal della Red Bull racing -, ha deciso di aprire un provvedimento contro Sebastian Vettel. Il pilota del Cavallino può essere sanzionabile per aver infranto due articoli del Regolamento Sportivo di Formula 1:
Art. 12.1.1c Qualsiasi condotta fraudolenta o qualsiasi atto che pregiudica l'interesse di una competizione o del motorsport in generale.
Art. 12.1.1f Ogni parola, atto o scritto che può causare lesioni morali o mancanza di rispetto alal FIA, i suoi organi, i suoi membri ed i suoi dirigenti.
Le sanzioni per la violazione di queste regole possono essere una reprimenda, una multa o addirittura la sospensione per un GP.
La Federazione Internazionale, quindi, apre il caso (che si poteva chiudere domenica stessa): ma quanto costerà il "vaffa" di Sebastian Vettel a Charlie Whiting? Nel calcio costerebbe una giornata di squalifica. Il quattro volte campione del mondo rischia di diventare un simbolo e, quindi, un caso esemplare che farà giurisprudenza sportiva.
A Senna fu sospesa la licenza con la condizionale per sei mesi alla fine del 1989 quando il brasiliano si scagliò contro il presidente della Federazione Internazionale, Jean Marie Balestre, accusato di favorire Alain Prost nella lotta per il mondiale. Il caso, l'accusa era molto più grave di un insulto, si sgonfiò con la richiesta di una pubblica lettera di scuse che all'epoca scrisse Ron Dennis, titolare della McLaren, falsificando la firma del campione brasiliano!
Come andrà a finire? La FIA riesce sempre a far parlare della Formula 1 per le cose che non vanno anziché dello spettacolo che un GP come quello del Messico ha saputo regalare agli appassionati. E' evidente che c'è qualcosa non funziona...
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