Schumacher: "Mio padre non è una pressione in più"
Mick Schumacher si è detto orgoglioso di riportare il suo cognome in Formula 1, aggiungendo che il confronto con suo padre Michael non sarà una pressione extra.

Dopo aver conquistato il titolo di Formula 2 nel 2020, grazie anche al supporto della Ferrari Driver Academy, Mick si appresta a fare il suo debutto in Formula 1 con la Haas, esattamente 30 anni dopo quello di suo padre con la Jordan, avvenuto nel 1991.
Con i suoi sette titoli, Michael Schumacher è stato a lungo il pilota più vincente della storia della Formula 1 ed è stato eguagliato solo recentemente da Lewis Hamilton. Mick comunque è convinto che il suo cognome non renderà troppo pesanti le aspettative.
"Non ho mai detto che fosse una pressione extra e penso di essere abbastanza sicuro che non lo dirò mai, perché sono felice di portare questo cognome e sono molto felice di riportarlo in Formula 1", ha detto Schumacher durante la presentazione della Haas.
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"Sono molto orgoglioso di questo. E' come una spinta per me, mi dà motivazione ogni singolo giorno per lavorare il più duramente possibile".
Schumacher aveva solo cinque anni quando suo padre ha conquistato il suo settimo ed ultimo titolo con la Ferrari, nel 2004, e ne aveva 13 invece quando Michael si è ritirato definitivamente dalla Formula 1 alla fine della stagione 2012.
Tuttavia, il 21enne pensa di essere riuscito ad imparare alcune lezioni importanti da suo padre. Su tutte, la necessità di costruire una squadra intorno a lui.

Mick Schumacher Abu Dhabi F1 test 2020
"Sicuramente ci sono diversi fattori che ho imparato", ha spiegato Schumacher. "Per me, il più grande, che ho già fatto mio da tanto tempo, è quello di avere un legame forte con la squadra. E' davvero quello a cui miro. Poi essere il più forte possibile dal punto di vista mentale è un'altra cosa davvero importante".
Schumacher ha rivelato anche di aver avuto delle conversazioni sui metodi di lavoro di suo padre con Jock Clear, che era l'ingegnere di pista di Michael alla Mercedes nel 2011 e nel 2012 ed ora invece lavora con la Ferrari Driver Academy.
"Ho parlato molto con Jock Clear negli ultimi anni", ha detto Schumacher. "Penso che la prima volta che ho effettivamente lavorato con lui sia stata nel 2014. Ho fatto una sessione al simulatore con lui ed è stato molto divertente, perché venivo dal karting".
"Abbiamo parlato diverse volte, sul suo lavoro con i diversi piloti, oltre che con mio padre. E' stato molto interessante. Ho preso tanti appunti e sicuramente sono impaziente di lavorare con lui ancora più da vicino quest'anno".

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Riguardo questo articolo
Serie | Formula 1 |
Piloti | Mick Schumacher |
Team | Haas F1 Team |
Autore | Filip Cleeren |
Schumacher: "Mio padre non è una pressione in più"
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