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Scalabroni: "Red Bull evita le interferenze dell'Halo con l'assetto Rake"

Il tecnico argentino ex Williams e Ferrari, pronostica una stagione 2018 molto competitiva per la RB14: "Newey ha estremizzato l'assetto Rake al punto che la presa d'aria del motore non viene influenzata dalle turbolenze generate dall'Halo".

Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB14

Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB14

Red Bull Content Pool

Non si parla d'altro che di Mercedes e Ferrari, i due top team che hanno mostrato giovedì le monoposto con le quali punteranno al titolo mondiale 2018.

Per Enrique Scalabroni, tecnico argentino che ha avuto importanti trascorsi in Williams e Ferrari, sarebbe un grave errore trascurare la Red Bull Racing, vale a dire la squadra che è considerata solo come terzo incomodo.

Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB14
Daniel Ricciardo durante il fiming day della Red Bull Racing RB14 a Silverstone

Photo by: Red Bull Content Pool

"Ho visto le presentazioni delle varie monoposto - ha detto Scalabroni a Motorsport.com - e devo dire che i tecnici hanno svolto un bel lavoro perché le macchine top hanno mantenuto una propria autonomia di pensiero senza copiare i concetti degli altri".

Quale è la F.1 che ha impressionato di più?
"Non ho dubbi: si tratta della RB14 - prosegue Enrique - capisco di sorprendere molti con questa mia previsione, ma Adrian Newey credo sia il tecnico che meglio di altri ha risolto il problema delle macchine 2018 che è l'Halo. In troppi hanno sottostimato qual è l'impatto negativo della nuova protezione della testa nelle prestazioni della power unit. Il "diadema" crea delle interferenze importanti sulla presa d'aria del motore e ne limita sensibilmente la potenza".

Tutte le squadre si trovano nelle stesse condizioni e hanno avuto il tempo per cercare di risolvere il problema, tanto più che la FIA ha concesso ai progettisti di modificare di 20 mm le cover in carbonio proprio per ridurre gli effetti delle turbolenze dell'Halo...
"Sì ho visto che Ferrari, Alfa Romeo Sauber e Toro Rosso hanno messo dei soffiaggi per cercare limitare le influenze negative della protezione della testa del pilota, ma si tratta di palliativi. Chi ha affrontato il problema in sede di progetto è stata la Red Bull Racing".

In che senso?
"Ho visto un'immagine della RB14 durante lo shake down di Silverstone - prosegue Scalabroni - e ho notato che la presa dinamica del motore sporge dall'Halo grazie ad un assetto Rake più estremo. Già l'anno scorso la Red Bull era la monoposto che riusciva a sfruttare al meglio l'assetto picchiato, generando molto carico aerodinamico con la parte inferiore della macchina, ma ora Adrian Newey ha studiato quanto è necessario alzare il retrotreno della macchina per fare in modo che l'airscope del motore non venga influenzato dall'Halo e possa sfruttare la piena potenza disponibile del 6 cilindri Renault".

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09
Lewis Hamilton sulla Mercedes W09 nel filming day di Silverstone

Photo by: Mercedes AMG

La Mercedes, a dispetto della Red Bull Racing, punta su una macchina, la W09, che cerca di mantenere un'altezza da terra più costante possibile...
"E la Mercedes sarà la macchina che più risentirà degli effetti negativi dell'Halo. Ho sentito le dichiarazioni di Toto Wolff dopo lo shakedown di Valtteri Bottas e più o meno scherzando ha detto che l'Halo se potesse lo segherebbe in due. E' evidente che i suoi tecnici hanno capito a quale guaio stanno andando incontro...".

Ferrari SF71H
Ferrari SF71H: la Rossa mostra un assetto picchiato e sull'Halo i tecnici hanno montato dei deviatori di flusso

Photo by: Ferrari

E la Ferrari?
"Si trova a metà strada - conclude Scalabroni - usa l'assetto Rake ma non riesce ad alzare il posteriore al punto di liberare la presa d'aria dall'interferenza dell'Halo. A Maranello, comunque, hanno realizzato una bella macchina con dei concetti interessanti, ma se la Red Bull non avrà problemi di affidabilità sarà un osso duro per tutti potendo contare su Max Verstappen e Daniel Ricciardo che sono due piloti vincenti".

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