Peter Sauber ha ammesso che la scorsa settimana Nicolas Todt ha fatto visita alla sede del team. Il titolare svizzero ha aggiunto, però, che la squadra attualmente non è in vendita. Una dichiarazione inevitabile da parte di un imprenditore che sta cercando di convincere degli investitori a coprire il budget per l'attuale attività in Formula 1.
Se si sparge la voce che la
ART è interessata a rilevare il team di Hinwil (che ha strutture tecniche molto interessanti e all'avanguardia), ci sarebbe il fuggi fuggi, ma i bene informati sostengono che la trattativa è in piedi.
Nicolas Todt è in eccellenti rapporti con Sauber perché Felipe Massa, il pilota del quale è manager, è stato un conduttore titolare del team elvetico per tre stagioni, ma non ha altri rapporti per giustificare una visita in Svizzera.
In realtà la ART ha l'ambizione legittima di voler entrare in F.1 e ha presentato la sua candidatura alla 13. iscrizione che la Fia vuole concedere per la prossima stagione. Il problema è che Nicolas Todt, figlio del presidente FIA è socio di Frederic Vasseur.
Nel Circus sono molti a ritenere che sarebbe inopportuna la scelta da parte del Consiglio Mondiale FIA di un team collegato in modo diretto a Jean Todt. E allora per mettere a tacere le possibili accuse di conflitto di interesse, avrebbe senso che l'ingresso della ART in F.1 avvenisse rilevando una iscrizione già esistente.
Sarebbe legittimo, tanto più che il team ha vinto con regolarità in Gp2 e Formula 3 Euroseries e si meriterebbe il salto di categoria.
Top Comments